Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, mercoledì 1 maggio
Hamas ha lasciato il Cairo dove ha ricevuto da parte dei mediatori egiziani e qatarioti una proposta di tregua: darà una risposta scritta nelle prossime ore. Di seguito le ultime notizie di oggi, mercoledì 1 maggio 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas e la crisi in corso in Medio Oriente.
Ore 15,07 – La Giordania: attaccato da estremisti israeliani un nostro convoglio di aiuti diretto a Gaza – La Giordania accusa: un gruppo di coloni israeliani ha attaccato in Cisgiordania un convoglio di aiuti per la Striscia di Gaza partito da Amman. Secondo i giordani, i convogli erano in viaggio verso i valichi di Beit Hanoun e Karam Abu Salem quando è avvenuto l’attacco: i coloni avrebbero gettato in terra il carico dei camion, che includeva cibo, farina e altri beni di prima necessità. Secondo il governo giordano “l’incapacità del governo israeliano di salvaguardare i convogli di aiuti e di consentire l’attacco è una flagrante violazione dei suoi obblighi legali in quanto potenza occupante e del suo dovere di facilitare l’accesso degli aiuti a Gaza”.
Ore 13 – Rilasciata agli arresti domiciliari la sorella del leader di Hamas Ismail Haniyeh – Sabah al-Salem Haniyeh, sorella del capo di Hamas Ismail Haniyeh, è ??stata rilasciata agli arresti domiciliari dopo essere stata arrestata ad aprile per incitamento e simpatizzazione con un gruppo terroristico. Haniyeh è accusata di aver inviato messaggi a numerosi contatti, compreso suo fratello, due giorni dopo l’attacco di Hamas a Israele il 7 ottobre. I messaggi contenevano “parole di lode, simpatia e incoraggiamento per le azioni di Hamas e per il suo ruolo nelle atrocità di massa commesse”.
Ore 12,50 – Varsavia: bomba molotov nella notte contro la sinagoga. La condanna di Duda – Una bomba molotov è stata scaraventata nella notte contro la sinagoga Nozik, la principale della capitale polacca e – ricorda l’ambasciatore israeliano a Varsavia, Yakov Livne – l’unica sopravvissuta alla Shoah. Il ministero degli Esteri polacco ha immediatamente condannato l’episodio: “Dobbiamo rispondere immediatamente a questo crimine oltraggioso”. Durissimo il messaggio del presidente polacco Andrzej Duda: “Condanno il vergognoso attacco alla sinagoga Nozyk di Varsavia. In Polonia non c’è posto per l’antisemitismo!”.
Ore 11,20 – Iran: Khamenei, “aumentare la pressione sui sionisti” – “La pressione sul regime sionista dovrebbe aumentare giorno dopo giorno”. Lo ha affermato la Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, lodando le proteste per la Palestina nelle università degli Usa e in Europa. “Il regime sionista e i suoi sostenitori americani ed europei non possono rimuovere la questione di Gaza dall’agenda dell’opinione pubblica mondiale, dal momento che è la prima questione per il mondo”, ha aggiunto Khamenei durante un incontro con degli educatori, in occasione del Giorno nazionale degli insegnanti. L’approccio degli Usa riguardo alla crisi di Gaza ha provato che “la mancanza di fiducia dell’Iran nei confronti degli americani è giusta”, ha detto la Guida suprema, sottolineando che “le terre palestinesi dovrebbero tornare ai loro proprietari”. Facendo riferimento alla normalizzazione delle relazioni tra Israele e l’Arabia Saudita, Khamenei ha detto che “normalizzare i legami con il regime sionista non risolverà i problemi della regione dell’Asia occidentale”.
Ore 5,20 – Irruzione della polizia alla Columbia, decine di arresti – Ci sarebbero decine di manifestanti arrestati nel Campus della Columbia University. “Ci rammarichiamo che i manifestanti abbiano scelto di aggravare la situazione attraverso le loro azioni. Dopo che l’Università ha appreso durante la notte che Hamilton Hall era stata occupata, vandalizzata e bloccata, non ci è rimasta altra scelta” ha riferito il portavoce in una dichiarazione resa nota dalla Cnn.
Ore 2,40 – Onu, l’operazione a Rafah sarebbe una tragedia indicibile – Un’operazione di terra a Rafah sarebbe una “tragedia senza nome”. Lo ha detto il responsabile degli affari umanitari dell’Onu Martin Griffiths dopo che il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha avvertito che l’esercito entrerà nella città a sud della Striscia “con o senza accordo” con Hamas. “La verità è che questa operazione sarà semplicemente una tragedia senza nome. Nessun piano umanitario potrà alleviarla”, ha aggiunto ricordando che “il mondo da settimane chiede alle autorità israeliane di risparmiare Rafah, ma un’operazione di terra si profila all’orizzonte”.
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