L’11 giugno l’esercito israeliano ha avviato delle vaste esercitazioni militari sulle alture del Golan, il territorio montuoso conteso con la Siria e che si trova al confine tra i due paesi.
Le Alture furono occupate dalle forze israeliane durante la Guerra dei sei giorni del 1967 e annesse nel 1991. Di recente il ministro dell’intelligence israeliana Yisrael Katz aveva fatto sapere che gli Stati Uniti potrebbero riconoscere la sovranità di Israele.
Secondo quanto riferito dalle Israeli defense force, le operazioni militari prevedono spostamenti di truppe e il richiamo dei riservisti. I media israeliani hanno fatto sapere che le manovre erano già in programma e che dureranno alcuni giorni, oltre a comprendere anche esercitazioni a fuoco vivo.
Le recenti esercitazioni fanno seguito alle manovre dell’esercito israeliano nel sud del paese della scorsa settimana, durante le quali sono stati simulati anche attacchi condotti da parte dell’aviazione contro obiettivi nella striscia di Gaza.
Nella notte tra martedì 29 e mercoledì 30 maggio 2018 Israele aveva lanciato 25 nuovi razzi contro la Striscia, in risposta all’attacco ricevuto poche ore prima e le Idf hanno fatto sapere che le esercitazioni sono fondamentali per essere preparati in caso di attacchi improvvisi.
I movimenti dell’esercito israeliano acuiscono la tensione tra Israele e Siria, dopo che l’esercito siriano aveva minacciato di attaccare i ribelli siriani nelle aree vicino al Golan e al confine con la Giordania.
Il premier israeliano Netanyahu di recente si è recato in visita a Londra per convincere il Regno Unito ad abbandonare l’accordo sul nucleare e ad assumere un atteggiamento più duro verso l’Iran. Israele infatti è preoccupato per la presenza di militari iraniani e di soldati addestrati in Iran e presenti in Siria.
“Penso che ci sia un nuovo calcolo che deve essere fatto e la Siria deve capire che Israele non tollererà il trinceramento militare iraniano in Siria contro Israele” ha avvertito Netanyahu.
Il primo ministro israeliano ha parlato con i leader europei nel suo viaggio in Europa per creare un fronte comune contro l’Iran.
“I leader europei hanno concordato con l’obiettivo principale che mi sono fissato, e questo sta creando un ampio accordo internazionale secondo cui l’Iran deve lasciare la Siria, tutta la Siria. Questo era l’obiettivo del viaggio ed è stato, in larga misura, raggiunto”, ha dichiarato Netanyahu.
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