Israele, raggiunto accordo tra Netanyahu e Gantz per “governo di emergenza nazionale”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo rivale Benny Gantz hanno raggiunto un accordo per formare un “governo di emergenza nazionale“. L’accordo prevede che Netanyahu, leader del Likud, sarà il primo ad occupare la carica di primo ministro per 18 mesi, che successivamente passerà all’ex capo di Stato maggiore alla guida di Blu e Bianco. Gantz sarà inizialmente ministro della Difesa mentre il suo vice nel partito, Gabi Ashkenazi, guiderà la diplomazia.
L’accordo arriva dopo un anno di impasse e tre tornate elettorali, con le ultime votazioni il mese scorso, in cui il Likud aveva registrato la vittoria senza riuscire a ottenere la maggioranza. Secondo l’accordo raggiunto da Benny Gantz e Benjamin Netanyahu, nessuna modifica è prevista per la controversa legge sullo Stato-Nazione. Da quanto riferiscono i media israeliani, dal 1 luglio Israele assumerà la sovranità sulle colonie in Cisgiordania. Il tema era uno dei punti principali del negoziato tra Likud e Blu e Bianco.
“Abbiamo impedito le quarte elezioni, proteggeremo la democrazia, combatteremo il Coronavirus e ci prenderemo cura dei cittadini israeliani”, ha dichiarato Gantz. Duro il commento di Yair Lapid, ex alleato di Gantz alle elezioni, che ha condannato l’accordo: “Così il compromesso sulla Commissione delle nomine giudiziarie è che Bibi sceglie tutti i suoi rappresentanti. Gantz e Ashkenazi hanno acconsentito a permettere all’incriminato di indicare i giudici che lo giudicheranno sulle sue questioni”, ha sottolineato il leader di Yesh Atid, facendo riferimento alle imputazioni per corruzione, frode e abuso di fiducia a carico di Netanyahu in tre casi.
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