Tristan da Cunha, situata nell’arcipelago omonimo, nel sud dell’Oceano Atlantico, è l’isola abitata più remota del mondo. Per raggiungerla, è necessario un viaggio in barca di sei giorni, partendo dalle coste del Sudafrica. L’isola si trova infatti a 2.432 chilometri da Città del Capo, a 2.172 chilometri dall’isola di Sant’Elena, il centro abitato più vicino, e a 3.451chilometri da Montevideo, capitale dell’Uruguay.
L’isola di Tristan da Cunha misura 98 chilometri quadrati, e ospita un unico villaggio, Edimburgo dei Sette Mari, situato alle pendici del vulcano Queen Mary’s e abitato da poco meno di 300 persone.
Nonostante le sue piccole dimensioni e la lontananza dalle coste continentali, l’arcipelago di Tristan, composto da quattro isole, ha una storia importante e una fauna unica.
I pinguini Rockhopper e gli albatros sono molto popolari tra i visitatori delle isole, ma il turismo non rappresenta una delle maggiori fonti di reddito per gli abitanti di Edimburgo dei Sette Mari, che guadagnano soprattutto commerciando gamberi e aragoste, e vendendo francobolli e monete ai collezionisti.
Il Regno Unito ha annesso l’isola nel 1816, per assicurarsi che la Francia non potesse utilizzarla come base per liberare Napoleone Bonaparte, imprigionato a Sant’Elena.
Edimburgo dei Sette Mari deve il suo nome a una visita del 1867 del Principe Alfred, duca di Edimburgo.
Nel 1961 l’intera popolazione è stata evacuata nel Regno Unito, in seguito all’eruzione del vulcano Queen Mary’s. Fortunatamente, l’episodio causò pochi danni al villaggio, e la maggior parte dei residenti vi tornarono nel 1963.
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