Il primo novembre 2015 i miliziani dell’Isis hanno occupato la città siriana di Maheen, nell’ovest del Paese, sottraendola al controllo delle forze lealiste del regime siriano di Bashar al-Assad.
La città, che conta 11mila abitanti, si trova lungo un’autostrada strategica che collega le città siriane di Damasco, Homs, Hama e Aleppo, e ospita una base militare con depositi di armi.
Inoltre, a pochi chilometri da Maheen si trova la città di Sadad, dove la maggioranza della popolazione è di religione cristiana, il che mette a serio rischio la popolazione locale.
Secondo quanto riportato dall’Osservatorio siriano per i diritti umani (Ondus), i miliziani del sedicente Stato islamico hanno ucciso o ferito almeno 50 soldati dell’esercito governativo nel corso degli scontri per il controllo della città.
La guerra civile in Siria è iniziata nel 2011 e ha causato fino a oggi la morte di 250mila persone, mentre 11 milioni di civili hanno dovuto abbandonare il Paese.
Lo scorso 30 ottobre i rappresentanti di diversi Paesi del mondo, cui per la prima volta si sono aggiunti quelli dell’Iran, si sono riuniti a Vienna per cercare di trovare un accordo per la fine delle ostilità in Siria, compiendo per la prima volta alcuni significativi passi avanti in direzione di un cessate il fuoco.