Le richieste di cittadinanza e passaporto irlandesi sono aumentate notevolmente da quando il Regno Unito il 23 giugno ha deciso di abbandonare l’Unione europea.
In tutto, secondo i dati del governo, più di 37mila persone nel Regno Unito hanno richiesto un passaporto irlandese con l’obiettivo di mitigare privatamente gli effetti della Brexit: una crescita dell’83 per cento rispetto al 2015.
Inoltre, nei tre mesi successivi al referendum, l’ambasciata irlandese a Londra ha ricevuto oltre 2.800 domande di cittadinanza da persone iscritte al Foreign Births Register, cioè la lista di coloro che hanno antenati irlandesi. Nei primi tre mesi le domande erano state appena 235, mentre quelle presentate nel solo mese di luglio hanno superato le richieste totali del 2015.
Per quanto riguarda il 2016, inoltre, l’ambasciata irlandese ha ricevuto finora 2.817 domande di cittadinanza da irlandesi nati all’estero, rispetto alle 689 ricevute in tutto il 2015.
Infine, 351 cittadini britannici che vivono in Irlanda hanno fatto domanda di doppia cittadinanza: un numero sei volte superiore rispetto a tutto il 2015.
La mole di lavoro per l’ufficio passaporti irlandese è tale che ha rinnovato i contratti temporanei di più di cento dipendenti per altri tre mesi.
Secondo i dati dell’Office for National Statistics del 2015, nel Regno Unito vivono 332mila persone nate in Irlanda, che potrebbero dunque fare domanda. I cittadini britannici residenti in Irlanda sono invece 117mila.
Alcuni deputati hanno chiesto al governo di Dublino di ridurre i costi per ottenere la cittadinanza, che attualmente ammontano a circa mille euro e dunque scoraggiano molti richiedenti.
In base ad accordi bilaterali tra Regno Unito e Irlanda precedenti all’Unione europea c’è completa libertà di movimento per i cittadini delle due isole. I cittadini irlandesi residenti nel Regno Unito non sono considerati stranieri per la legge britannica.
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