Iraq, nasce “Tuk Tuk” il quotidiano clandestino dei manifestanti
In Iraq è nato un quotidiano clandestino chiamato “Tuk Tuk”. Il giornale è pensato per dare voce al pensiero dei manifestanti che da oltre un mese sono scesi in strada in migliaia per denunciare la corruzione al governo, la mancanza di posti di lavoro e la carenza di servizi nonostante la ricchezza che il Paese genera con il petrolio.
Composto da otto pagine, “Tuk Tuk” viene stampato in una tipografia anonima nei pressi di Piazza Tahrir, nel centro di Baghdad, e distribuito ogni giorno tra i manifestanti.
A dare vita al giornale, un gruppo di sei persone che, lavorando in segretezza, ha già pubblicato migliaia di copie del giornale.
Secondo l’Associated Press la scelta del nome è dovuta a un potente simbolo del movimento di protesta, ovvero i ‘tuk tuk’ a tre ruote che utilizzati per travolgere i manifestanti, da cui spesso viene aperto il fuoco, sia durante le dimostrazioni che davanti agli ospedali.
Secondo l’editore, “Tuk Tuk” riempie un vuoto d’informazione lasciato dalla stampa nazionale e dai media iracheni. “Non esiste una reale copertura dei media sul nostro movimento di protesta – ha continuato – non in una maniera che ci rappresenti pienamente”.
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