Iraq, generale iraniano a Baghdad per sedare proteste
All’inizio del mese, il giorno dopo l’esplosione delle proteste contro il governo in Iraq, il generale iraniano Qassem Soleimani, comandante della Forza speciale Quds, è volato a Baghdad dove ha presieduto un incontro con alcuni funzionari delle forze di sicurezza irachene, in assenza del primo ministro Adel Abdul Mahdi.
A rivelarlo è l’agenzia di stampa statunitense Associated Press, che cita in merito due funzionari iracheni informati della riunione. “Noi in Iran sappiamo come gestire le proteste”, avrebbe detto Soleimani ai presenti il 2 ottobre. “È già successo in Iran e le abbiamo tenute sotto controllo”.
Il giorno dopo la visita di Soleimani, gli scontri tra i manifestanti e le forze di sicurezza in Iraq sono diventati sempre più violenti, con un bilancio delle vittime che ha superato il centinaio di morti e una serie di cecchini non identificati che sparavano sui manifestanti dai tetti di Baghdad. Quasi 150 manifestanti rimasero uccisi e migliaia furono feriti in meno di una settimana tra il 1 e il 7 ottobre.
Nonostante il presunto intervento di Soleimani, il Paese arabo è ancora scosso da una serie di violente manifestazioni. Soltanto nell’ultima settimana di proteste, almeno 100 persone sono morte e 5.500 sono rimaste ferite.