Il Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (Pasdaran) iraniano ha condotto test missilistici, sfidando le sanzioni degli Stati Uniti.
Il test è stato effettuato “per dimostrare il potere deterrente dell’Iran e anche la capacità della Repubblica Islamica di affrontare qualsiasi minaccia contro lo stato e la sovranità del Paese”, ha riferito l’agenzia di stampa Irna.
L’esercitazione arriva due mesi dopo che gli Stati Uniti avevano sanzionato alcune imprese iraniane per il programma missilistico in seguito a un test effettuato nell’ottobre del 2015 con il lancio di un missile a lunga gittata. Le Nazioni Unite avevano detto che i test violavano la risoluzione Onu 1929 che aveva vietato all’Iran di portare avanti programmi missilistici o nucleari.
Quella risoluzione era scaduta dopo il raggiungimento dell’accordo sul nucleare, ma una nuova risoluzione aveva intimato all’Iran di non intraprendere attività missilistiche connesse a testate nucleari.
L’Iran ha sempre negato un collegamento tra i suoi missili balistici e il programma nucleare, che dopo l’accordo è soggetto a stringenti limitazioni.
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