Nonostante siano state dichiarate terminate le operazioni di soccorso nelle zone colpite dal sisma di magnitudo 7,3 che ha devastato l’Iran occidentale, al confine con il Kurdistan iracheno, i sopravvissuti lamentano ora lentezza negli aiuti e accusano le autorità di non aver fornito cibo e rifugi in tempo utile.
A riferirlo è l’agenzia di stampa Reuters, che cita alcuni residenti nelle aree terremotate, intervistati dai media iraniani.
Secondo quanto riferito dalla tv di stato, i sopravvissuti hanno lottato un altro giorno contro il freddo, la mancanza di cibo e di rifugi per la notte.
Il governo iraniano ha riferito che il sisma ha danneggiato “gravemente” almeno 8 città e centinaia di villaggi, provocando seri danni ad almeno 30mila abitazioni e radendo al suo due interi centri abitati nella provincia occidentale di Kermanshah, abitata in buona parte da popolazioni di etnia curda.