Durano da 12 giorni le proteste contro il regime in Iran, iniziate dopo l’uccisione di Mahsa Amini dalla polizia morale. La repressione non scoraggia i manifestanti che continuano ad occupare le strade, sopratutto la notte. E’ arrivato un messaggio di intimidazione dalla polizia avvertendo che userà “tutta la forza” contro coloro che partecipano alle proteste. Secondo Iran Human Rights lunedì erano 76 le vittime causate dalle forze dell’ordine in 14 province diverse, secondo altre voci sarebbero molti di più. Il regime non ha ridotto la sua ferocia dalla rivolta del 2019, quando 1 500 manifestanti persero la vita. Oggi si stima che siano 1 200 le persone arrestate.
“Oggi, i nemici della Repubblica islamica dell’Iran e alcuni rivoltosi cercano di interrompere l’ordine e la sicurezza della nazione usando tutti i pretesti”, cita la nota della polizia diffusa dall’agenzia vicina al governo Fars, attualmente inaccessibile su internet. “Il personale di polizia si opporrà con tutte le sue forze alle cospirazioni dei controrivoluzionari e degli elementi ostili e agirà con fermezza contro coloro che turbano l’ordine pubblico e la sicurezza in tutto il Paese”.