Iran, ottimismo tra le cancellerie per l’accordo sul nucleare: “Potrebbe arrivare già settimana prossima”
Novità sull’accordo per il nucleare iraniano: un’intesa per rilanciare l’accordo del 2015 tra Teheran e le potenze mondiali, affondato da Donald Trump nel 2018, potrebbe arrivare già la prossima settimana. Lo ha detto Mikhail Ulyanov, responsabile russo dei negoziati in corso a Vienna, affermando che l’accordo potrebbe essere trovato a metà settimana. “Per quanto ne so, gli iraniani non sono pronti per i colloqui diretti”, ha detto il capo negoziatore russo ai giornalisti facendo riferimento a trattative dirette tra Iran e Stati Uniti, finora evitate da Teheran. “Avremo un accordo forse a metà della prossima settimana. Stiamo parlando degli ultimi sforzi prima di tagliare il traguardo”, ha aggiunto Ulyanov, secondo quanto riportato da Reuters.
Anche le cancellerie occidentali hanno espresso ottimismo su un possibile accordo. “Siamo vicini”, ha detto su Twitter la diplomatica britannica Stephanie Al-Qaq, affermando che i negoziatori di Regno Unito, Francia e Germania, indicati come “E3” lasceranno Vienna a breve “per aggiornare i ministri sullo stato dei lavori”. I tre paesi hanno preso parte all’ultimo round di colloqui in corso a Vienna assieme a Cina, Iran e Russia, mentre gli Stati Uniti hanno preso parte solo indirettamente.
“Abbiamo ricevuto segnali molto positivi che il ministro degli Esteri Lavrov sarà presente” ha detto ai giornalisti il cancelliere austriaco Karl Nehammer, facendo riferimento a una riunione dei ministri degli Esteri che si terrà in caso di raggiungimento di un accordo. Oggi anche il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian si è detto pronto a recarsi a Vienna se verrà raggiunto un’intesa.
Fiducioso anche il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, che ha auspicato un’intesa già nel fine settimana. “Metà del mio cervello è devoto all’accordo iraniano, al tentativo di ripristinarlo”, ha detto oggi l’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera al termine del Consiglio Affari esteri, dopo aver commentato la crisi ucraina. “Le cose stanno andando avanti. Spero che durante questo weekend possiamo arrivarci. Non sto dicendo che ci arriveremo, dico che spero si riesca”.
Il ritorno all’accordo per il nucleare, siglato nel 2015 durante la presidenza di Barack Obama, è stato promesso già in campagna elettorale dall’attuale presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Washington si è a lungo opposta alla richiesta di rimuovere le sanzioni come condizione alla ripresa dei colloqui, prima di concedere la revoca di alcune misure. Le sanzioni erano state reintrodotte nel 2018 dopo l’uscita voluta da Donald Trump dall’accordo, noto come Piano d’azione congiunto globale (Joint Comprehensive Plan of Action o Jcpoa). Dopo il ritiro di Washington, la Repubblica islamica ha gradualmente rinunciato al rispetto degli obblighi previsti dall’accordo, riattivando il proprio programma nucleare.