La dichiarazione shock dell’Iran: “Al minimo errore di Israele, di Tel Aviv non rimarrà più nulla”
“Se il regime sionista commettesse il minimo errore, non rimarrebbe nulla di quel Paese e il relitto di Tel Aviv verrebbe ritrovato nelle parti più profonde del Mar Mediterraneo”. A pronunciare la dichiarazione shock è il vice comandante delle Guardie rivoluzionarie iraniane Abbas Nilforooshan.
In una intervista a Tasnimnews, Nilforoushan ha aggiunto che Israele è troppo debole per essere considerato una minaccia contro un’istituzione così potente come l’Iran, che ha circondato il regime sionista da tutte le direzioni attorno ad esso.
“Teheran è pronto per ogni possibile conflitto militare, ma non sarà il promotore di una guerra destinata a coinvolgere l’intera regione e accendere un fuoco che brucerebbe per primi gli aggressori”, ha sottolineato.
Il generale dei pasdaran ha anche affermato che Israele sta facendo il suo ultimo disperato tentativo di sopravvivere, poiché i segni del suo declino sono diventati evidenti. “Il regime sionista non è in grado di entrare in una guerra su vasta scala, perché manca di una” profondità strategica “a causa di una popolazione proveniente da tutto il mondo”, ha aggiunto.
L’intelligence israeliana teme che l’Iran possa lanciare missili da crociera dal territorio iracheno verso Israele, analogamente all’attacco sferrato di recente dall’Iran (almeno secondo servizi di intelligence occidentali) contro l’Arabia Saudita. Lo ha detto pochi giorni fa al quotidiano Israel ha-Yom il capo del dipartimento ricerca dell’intelligence militare Dror Shalom.
Un eventuale attacco iraniano contro Israele, ha precisato, potrebbe avvenire a suo parere “mediante missili terra-terra, mediante missili da crociera o anche con droni capaci di colpire a 1.000-1200 chilometriת di cui l’Iran ha già fatto uso nel Golfo”. Lungo i confini di Israele, ha proseguito l’ufficiale, si è creata una situazione “molto esplosiva”.
Una particolare preoccupazione riguarda il progetto degli Hezbollah libanesi di dotarsi di missili ad alta precisione. “Si tratta di una minaccia strategica grave” ha avvertito. I tentativi israeliani di sventarla, a suo parere, potrebbero innescare “giornate di combattimento con quella organizzazione”.
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