L’Iran boccia la Conferenza sulla sicurezza aerea e marittima in Medio Oriente in programma lunedì 21 e martedì 22 ottobre a Manama, capitale del Bahrein. Teheran ritiene che la conferenza sia “destinata al fallimento”.
Organizzata in maniera congiunta da Stati Uniti, Bahrein e Polonia, la conferenza è intitolata “Gruppo di lavoro di Varsavia su sicurezza marittima e aerea” e si configura come uno dei sette gruppi di lavoro avviati in seguito alla riunione tenutasi a Varsavia il 13 e il 14 febbraio 2019, convocata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per discutere dello sviluppo della pace e della sicurezza nel Medio Oriente.
Obiettivo del vertice di Manama è confrontarsi sul “mantenimento della sicurezza marittima e aerea in Medio Oriente e sulla promozione di misure per impedire la spedizione di armi illecite di distruzione di massa”.
Teheran, attraverso il portavoce del Ministero degli Esteri Abbas Mousavi, ha dichiarato che la conferenza “è destinata al fallimento e non influenzerà l’Iran”.
Negli scorsi mesi l’Iran è stata in più occasioni al centro di dispute internazionali sulla circolazione marittima. Nel luglio 2019 una petroliera battente bandiera panamense che trasportava petrolio iraniano era stata sequestrata a Gibilterra dalle autorità britanniche. Teheran aveva risposto nelle settimane successive sequestrando a sua volta una petroliera britannica.
A giugno, inoltre, due petroliere dirette in Giappone (una panamense e una norvegese) erano state attaccate mentre attraversavano lo Stretto di Hormutz e gli Stati Uniti avevano puntato il dito contro l’Iran.
Lo scorso 11 ottobre, infine, una petroliera iraniana è andata in fiamme al largo della costa dell’Arabia Saudita dopo essere stata colpita da un missile.
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