La Palestina è stata riconosciuta dall’Interpol come suo nuovo stato membro. La decisione, contestata da Israele, è stata assunta con un voto dell’assemblea generale dell’organizzazione internazionale di polizia, riunitasi a Pechino.
La notizia è stata annunciata con un tweet dalla stessa organizzazione internazionale di polizia, che ha reso nota anche la nuova adesione delle Isole Salomone, nel sud del Pacifico. Con la Palestina e le Isole Salomone, il numero dei paesi membri dell’Interpol sale a 192.
#BREAKING: The State of Palestine & the Solomon Islands are now INTERPOL member countries #INTERPOLGA pic.twitter.com/gdFiAlTozc
— INTERPOL (@INTERPOL_HQ) 27 settembre 2017
Prima del voto il ministro degli Esteri israeliano aveva detto che il tentativo di Israele di rimandare il voto al prossimo anno è fallito. Secondo il paese ebraico la Palestina non può essere qualificata come uno stato e pertanto non può essere membro dell’Interpol.
“Questa vittoria è stata resa possibile grazie alle posizioni di principio della maggioranza dei membri dell’Interpol”, ha detto il ministro degli Esteri palestinese Riyad Al-Maliki.
Secondo l’Organizzazione per la liberazione della Palestina oltre il 75 per cento dei membri dell’Interpol ha votato in favore della membership palestinese.
Over 75% of #INTERPOL members just voted in support of #Palestine‘s full membership. Congratulations! Alf Mabrouk #Palestine! #Thankyou 🇵🇸
— Palestine PLO – NAD (@nadplo) 27 settembre 2017
Nel 2012 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha riconosciuto l’Autorità nazionale palestinese (Anp) come Stato osservatore non membro dell’Onu. Tale condizione conferisce all’Anp legittimità internazionale e le permette di presentare richiesta di adesione in qualità di Stato membro e di fare ricorso alla Corte penale internazionale.