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    Un’intera giornata senza omicidi a El Salvador

    La polizia salvadoregna ha annunciato un record: per 24 ore non si sono verificati delitti nel paese che ha uno dei più alti tassi di omicidi al mondo

    Di TPI
    Pubblicato il 13 Gen. 2017 alle 09:00 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 11:09

    Un raro record per El Salvador: nessun omicidio per 24 ore. Per un’intera giornata infatti, secondo quanto hanno riferito le autorità, non sono stati registrati delitti nel paese, che ha il più alto tasso di omicidi al mondo. 

    Un evento raro per una nazione che è afflitta dal problema della guerra tra gang. 

    Nel 2016, una media di dieci persone al giorno sono state uccise nel paese, fino alla strana “tregua” dell’11 gennaio 2017. La polizia non ha fornito spiegazioni sul perché ma ha detto che non è stato raggiunto alcun accordo con le bande criminali. 

    La maggior parte delle violenze è causata da gang, conosciute con il nome Maras, che operano in tutta l’America Centrale.

    Questi gruppi criminali si sono formati inizialmente per le strade di Los Angeles nel 1980 dai figli di immigrati salvadoregni in fuga dalla brutale guerra civile del paese.

    Quando la guerra finì, nel 1992 e molti di loro sono tornati a casa, hanno proseguito con la cultura delle bande. 

    Le maras o pandillas sono coinvolti nel traffico di droga, rapina ed estorsione.

    I due principali bande di strada attive nella regione sono Mara Salvatrucha, o MS-13, e l’eterna rivale Mara-18, o 18th Street Gang.

    Gli affiliati delle Maras si distinguono per alcuni segni particolari, tra cui i tatuaggi che spesso coprono anche il viso. Alcuni si tatuano addosso il numero delle persone uccise e altri simboli macabri che rappresentano ospedali, prigioni e obitori. Si distinguono inoltre grazie ai graffiti sui muri, alcuni gesti tipici, come quello delle corna, e per le loro canzoni rap i cui testi riflettono una cultura profondamente violenta e nichilista.

    — LEGGI ANCHE: La prigione centroamericana in cui le guardie hanno paura di entrare

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