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    Terremoto in Indonesia: almeno 347 morti e 1400 feriti, 165mila gli sfollati

    Edifici distrutti dopo il terremoto in Indonesia . Credit: AFP / Aulia AHMAD

    Il bilancio è destinato a salire perché i soccorritori non sono ancora riusciti a raggiungere alcune delle zone maggiormente colpite dal sisma nel nord dell'isola di Lombok

    Di Luca Serafini
    Pubblicato il 8 Ago. 2018 alle 15:20 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:03

    È di almeno 347 morti il nuovo bilancio del terremoto di magnitudo 6,9 che domenica 5 agosto ha colpito l’isola indonesiana di Lombok. A comunicarlo è l’agenzia di stampa governativa Anrtara. Il sisma ha distrutto 13mila edifici. I feriti sono 1.447, gli sfollati oltre 165mila.

    La Farnesina ha comunicato che non risultano italiani feriti o irreperibili ma l’Unità di Crisi è allertata e continua a monitorare la situazione, anche per prestare assistenza alle migliaia di turisti italiani presenti nell’arcipelago indonesiano.

    Il bilancio delle vittime è destinato ad aumentare, man mano che i soccorritori si fanno strada tra le macerie di casa, moschee e scuole. “Le strade e tre ponti sono stati danneggiati, alcuni luoghi sono difficili da raggiungere e non abbiamo abbastanza personale”, ha spiegato il portavoce dell’Agenzia dei disastri naturali, Sutopo Purwo Nugroho.

    Le autorità stanno provvedendo ad evacuare 1200 turisti dalle Isole Gili, un arcipelago di tre isole a nord ovest della costa di Lombok. Finora ne sono stati evacuati 358.

    “Non possiamo evacuarli tutti in una volta perché non abbiamo imbarcazioni abbastanza capienti”, ha spiegato Muhammad Faozal, capo dell’agenzia turistica di Nusa Tenggara, ma sono in arrivo anche due navi della marina per dare soccorso.

    Il sisma è stato di magnitudo 7 sulla scala Richter ed è stato seguito da un mini-tsunami con un’onda fra i 10 e i 15 centimetri si altezza. L’epicentro è stato individuato in mare, 18 chilometri a nord-ovest di Lombok e a 10 chilometri di profondità.

    La scossa è stata seguita da una sequenza di assestamento di intensità alta, sopra la magnitudo 5, e ha causato danni anche nella vicina isola di Bali, dove turisti e abitanti sono usciti terrorizzati in strada.

    Il portavoce dell’agenzia indonesiana per la gestione delle catastrofi, Sutopo Purwo Nugroho, ha affermato che molti edifici sono stati danneggiati a Mataram, la città principale di Lombok, che ha una popolazione di 319mila abitanti. “La maggior parte erano edifici costruiti con materiali non adeguati”, ha affermato il portavoce.

    I residenti di Mataram hanno descritto un forte tremore che fatto saltare l’elettricità e costretto ad evacuare i pazienti dall’ospedale principale della città. Gli abitanti si sono riversati terrorizzati in strada per cercare di salvarsi.

    Il ministro dell’Interno di Singapore. K. Shanmugan, che si trova a Mataram al momento della scossa, ha raccontato di scene di panico e danni nell’albergo che lo ospitava. “Ero nella mia stanza, al decimo piano, a lavorare al mio portatile, e a un certo punto le pareti hanno cominciato a oscillare violentemente: si sono aperte crepe ed era praticamente impossibile rimanere in piedi. Ho sentito grida”, ha raccontato su Facebook.

    Un testimone oculare, Jean-Paul Volckaert, svegliato dal terremoto nell’hotel in cui stava soggiornando, ha dichiarato: “Siamo saltati fuori dai nostri letti per evitare che qualcosa ci cadesse in testa. Siamo rimasti molto sorpresi mentre l’acqua nelle piscine ondeggiava come un mare selvaggio”.

    Una settimana fa, un terremoto di magnitudo 6,4, ma molto meno profondo, aveva provocato 17 morti e distrutto centinaia di edifici sull’isola. Il sisma aveva anche provocato frane, intrappolando gli escursionisti sui sentieri di montagna dell’isola. L’Agenzia di meteorologia, climatologia e geofisica indonesiana (BMKG) aveva riferito che le isole hanno subito più di 100 scosse di assestamento nelle quattro ore successive al terremoto della scorsa settimana; si temeva quindi che un ulteriore sisma fosse in agguato.

    L’Indonesia si trova sulla famosa “cintura di fuoco” del Pacifico, dove si incontrano placche tettoniche e dove si verificano molte eruzioni vulcaniche e terremoti. Nel 2004, uno tsunami innescato da un terremoto sottomarino di magnitudo 9.3 di Sumatra (Indonesia occidentale) causò la morte di 220mila persone nei paesi che si affacciano sull’Oceano Indiano, tra cui 168mila in Indonesia.

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