Nel pomeriggio di sabato 11 agosto 2018 un aereo monomotore è precipitato in Indonesia, vicino al confine con la Papua Nuova Guinea.
Nello schianto sono morte otto persone: i due membri dell’equipaggio e sei dei sette passeggeri. L’unico sopravvissuto è un bambino di 12 anni.
Il 12enne, identificato solo come Jumaidi, è stato recuperato tra le macerie del velivolo ed è stato trasportato nell’ospedale del distretto di Oksibil: secondo quanto emerso, sarebbe cosciente e non in pericolo di vita, ma non sono stati forniti ulteriori dettagli sulle sue condizioni.
L’aereo è esploso poco dopo lo schianto. La causa dell’incidente non è ancora chiara e le autorità di Giacarta hanno aperto un’inchiesta.
Il velivolo, di proprietà del charter privato Dimonim Air, viaggiava da Tanah Merah a Oksibil, una tratta breve, della durata pari a circa 40 minuti.
Secondo le prime ricostruzioni, l’aereo si è schiantato nelle foreste della provincia indonesiana di Papua poco prima dell’atterraggio.
L’apparecchio era un Pilatus, di fabbricazione svizzera.
I soccorritori hanno faticato molto per raggiungere il relitto. Le operazioni di soccorso sono iniziate solo domenica mattina, diverse ore dopo lo schianto.
Gli abitanti dei villaggi vicini, citati dall’agenzia di stampa francese Afp, hanno riferito di aver sentito “un forte boato seguito da un’esplosione”.
Gli aerei sono uno dei pochi modi per raggiungere la provincia di Papua, una regione remota e montuosa che è estremamente difficile da navigare.
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