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    Il virus portato dai pipistrelli che ha ucciso 9 persone in India

    Il virus Nipah è stato identificato per la prima volta nel 1999. Credit: Getty Images

    Allarme nello stato del Kerala, dove si sta diffondendo una epidemia di virus Nipah, letale nel 70 per cento dei casi

    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 21 Mag. 2018 alle 10:53 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 23:03

    Almeno 9 persone sono morte in India a causa di una epidemia di virus Nipah. Tutti i decessi sono stati registrati nello stato del Kerala, nel su del paese.

    Altri 25 persone sono ricoverate in ospedale con sintomi dell’infezione nella città di Calicut.

    Secondo quanto riferito dal segretario alla salute del Kerala, Rajeev Sadanandan, tra le vittime c’è un’infermiera venuta a contatto con i pazienti infetti.

    Il virus Nipah è in cima alla lista dell’Organizzazione mondiale della sanità delle malattie emergenti che possono causare grandi epidemie. Il tasso di mortalità è de 70 per cento.

    Si tratta di una infezione che può essere trasmessa all’uomo dagli animali.

    In particolare, i pipistrelli della frutta, una specie di pipistrelli che si nutre di frutta, sono considerati i portatori naturali del virus.

    Non esiste alcuna vaccinazione nota in grado di fermare Nipah.

    “Abbiamo inviato campioni di sangue e campioni di liquidi corporei di tutti i casi sospetti per conferma al National Institute of Virology di Pune. Finora abbiamo avuto conferma che tre decessi erano dovuti a Nipah”, ha detto il segretario alla salute del Kerala.

    “Ora ci stiamo concentrando sulle precauzioni per prevenire la diffusione della malattia, poiché il trattamento è limitato alle cure di supporto”.

    Funzionari dello stato del Kerala hanno riferito di aver trovato mango morso da pipistrelli in una casa dove tre persone sono morte a causa della sospetta infezione.

    Il virus Nipah è stato identificato per la prima volta nel 1999, durante un focolaio di encefalite e malattie respiratorie tra allevatori di suini e persone a stretto contatto con i suini in Malesia e Singapore.

    Quasi 300 casi, per un bilancio di oltre 100 morti, sono stati segnalati finora nel mondo.

    Per fermare l’epidemia sono stati soppressi più di un milione di maiali in Malesia, il che ha causato una notevole perdita commerciale per l’economia del paese.

    L’infezione da virus Nipah può essere prevenuta evitando l’esposizione a maiali e pipistrelli malati in aree endemiche e non bevendo linfa di palma da dattero.

    I sintomi dell’infezione comprendono febbre, mal di testa, sonnolenza, difficoltà respiratorie, disorientamento e confusione mentale. Entro 24-48 ore si può cadere in coma.

    Non esiste un vaccino né per gli esseri umani né per gli animali.

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