Tempesta di fulmini in India: 16 persone sono morte mentre si scattavano un selfie
Decine di persone sono state uccise da tempeste di fulmini scoppiate in India settentrionale negli scorsi giorni, alcune delle quali sono state colpite mentre scattavano selfie vicino alla città di Jaipur, nello stato nordoccidentale del Rajasthan. Secondo la stampa locale, ieri 16 persone hanno perso la vita e altre sono rimaste ferite dopo che un fulmine ha colpito una torre di osservazione del Forte Amber, monumento risalente al 12esimo secolo. La polizia ha dichiarato che sulla torre e sul muro del forte erano presenti 27 persone quando è caduto il fulmine, alcune delle quali si stavano scattando selfie. Secondo quanto riportato da Ndtv, diversi sarebbero saltati dalla torre per paura.
Sempre nella giornata di domenica altre nove persone sono morte e 20 sono rimaste ferite a seguito della caduta di altri fulmini nel Rajasthan, mentre 41 persone, molti dei quali coltivatori, hanno perso la vita nell’Uttar Pradesh e altre sette nel Madhya Pradesh.
Per i prossimi due giorni il Dipartimento meteorologico indiano (Imd) prevede altre tempeste di fulmini nel paese, dove nelle scorse settimane è iniziata la stagione dei monsoni, che durerà fino a settembre. Nel 2019, in India 2.876 persone hanno perso la vita a causa di fulmini. Secondo l’Imd dagli anni ’60 le morti per fulmini sono raddoppiate nel paese, a causa anche del cambiamento climatico.
Il modo migliore per evitare di essere colpiti da un fulmine durante un temporale è quello di trovare una casa in cui rifugiarsi. Da evitare superfici e oggetti metallici ed è sconsigliato accendere apparecchi elettrici o sostare accanto a pareti o in stanze troppo piccole e di aprire porte o finestre.
Se invece ci si trova all’aperto in mancanza di zone riparate, sono da evitare alberi, tralicci, antenne o bandiere, che possono attrarre i fulmini. Consigliato invece rannicchiarsi vicino a un oggetto fatto di materiale isolante, evitando però di stendersi a terra. Da evitare rimanere in acqua in caso di temporale, in quanto l’acqua è un conduttore di elettricità. Piuttosto è preferibile rifugiarsi in automobile.