È salito a 125 il bilancio delle vittime dell’ondata di tempeste di sabbia cha ha investito il nord dell’India.
Forti venti, fulmini, pioggia e grandine hanno devastato interi villaggi, abbattuto i muri e provocato decine di feriti, alcuni dei quali molto gravi.
La prima tempesta, verificatasi nella giornata di mercoledì 2 maggio 2018, aveva causato la morte di 76 persone. A essere colpite sono stati gli stati del Rajasthan e dell’Uttar Pradesh.
La perturbazione prosegue da giorni e le previsioni meteo indicano che il tempo potrebbe persino peggiorare nelle prossime ore.
Un portavoce dell’ufficio per i soccorsi dell’Uttar Pradesh ha dichiarato all’agenzia di stampa Afp che il bilancio delle vittime per questo genere di tempeste è il più alto da almeno 20 anni. E il numero dei morti potrebbe ulteriormente salire.
Il governo statale ha annunciato che le famiglie delle vittime riceveranno come risarcimento 400mila rupie, pari a circa 6mila dollari.
Il primo ministro dell’India, Narendra Modi, ha espresso su Twitter il proprio dolore: “Sono rattristato per la perdita di vite causata da tempeste di sabbia in varie parti dell’India”, ha scritto Modi, sottolineando di aver chiesto ai funzionari del governo di coordinarsi con i governi statali e di lavorare per aiutare coloro che sono stati colpiti”.
Saddened by the loss of lives due to dust storms in various parts of India. Condolences to the bereaved families. May the injured recover soon.
Have asked officials to coordinate with the respective state governments and work towards assisting those who have been affected: PM
— PMO India (@PMOIndia) May 3, 2018
Molte delle vittime dormivano quando le loro case sono crollate dopo essere state colpite da intense esplosioni causate dai fulmini.
Altre persone sono morte per la caduta di alberi.
Le tempeste di polvere sono comuni in questa parte dell’India durante l’estate, ma un così elevato numero di perdite umane è insolito.
Le tempeste hanno colpito in gran parte tre distretti del Rajasthan: Alwar, Bharatpur e Dholpur.
Secondo quanto riferito da alcuni funzionari governativi, Alwar è stata la zona più colpita. Le scuole nel distretto sono chiuse.
“Sono in carica da 20 anni e questo è la cosa peggiore che ho visto”, ha dichiarato alla BbcHemant Gera, segretaria per la gestione dei disastri e gli aiuti in Rajasthan.
La tempesta ha colpito, seppur in misura minore, anche la capitale dell’India, Nuova Delhi, che si trova a più di 100 chilometri di distanza dalle zone devastate.
Leggi l'articolo originale su TPI.it