India, morta la ragazza bruciata dai suoi stupratori: li aveva denunciati
Una ragazza di 25 anni è morta in un ospedale di Delhi, in India, dopo essere stata bruciata viva lo scorso 5 novembre 2019: a marzo era stata vittima di uno stupro di gruppo, ma la donna aveva deciso di denunciare i suoi violentatori. Così, due uomini sono finiti a processo con l’accusa di avere abusato di lei.
Da allora, però, la ragazza ha iniziato a ricevere minacce, come anche i suoi familiari. Fino all’aggressione, avvenuta proprio mentre la giovane ragazza si recava in tribunale per la prima udienza del processo che vedeva imputati i due presunti stupratori.
Erano cinque le persone che, secondo le indagini, l’hanno aggredita nel villaggio di Unrao, nello Stato centrale dell’Uttar Pradesh, nel nord dell’India. La 25enne è stata trascinata in un campo dalla locale stazione ferroviaria e cosparsa di cherosene. Poi, gli aggressori le hanno dato fuoco.
In seguito all’aggressione, la 25enne era stata ricoverata in ospedale a Lucknow, in prognosi riservata per le gravi ustioni riportate sul 90 per cento del corpo. Ma dopo due giorni di agonia, lo scorso 7 novembre è morta per un infarto.
Nel corso delle indagini, la polizia locale ha arrestato cinque uomini per l’aggressione alla ragazza. Tra questi, ci sono anche i due che l’avrebbero stuprata a marzo scorso. Uno dei due, però, è stato rilasciato dal carcere su cauzione.
Dopo l’aggressione, a Nuova Delhi ci sono state diverse manifestazioni contro i tanti episodi di femminicidio e violenza contro le donne che avvengono in India. Si parla infatti di 33.658 casi di donne stuprate nel 2017: 92 al giorno. Soltanto nello stato di Uttar Pradesh, sono state stuprate circa 4.200 donne solo nel 2017.