Almeno sette persone sono morte a causa di gravi incendi boschivi che stanno devastando lo stato himalayano settentrionale indiano dell’Uttarakhand.
In totale finora sono almeno 1.900 gli ettari di foresta bruciati. Due importanti riserve naturali dove vivono numerosi esemplari di tigri sono minacciate dalle fiamme, il Corbett National Park e il Rajaji National Park.
I primi incendi sono scoppiati un mese fa, ma la situazione è diventata più grave negli ultimi giorni. Le località turistiche dell’Himalaya non sono state colpite, ma gli abitanti dei villaggi dicono che il fumo ha minato la visibilità e la qualità dell’aria.
Secondo le autorità dell’Uttarakhand, nell’ultimo mese sono stati registrati 1.218 incendi, di cui 427 solo nello scorso fine settimana.
Gli esperti dicono che la situazione è così grave dal momento che si tratta di una stagione dei monsoni eccezionalmente secca a causa delle scarse precipitazioni.
La forza aerea indiana ha usato elicotteri per aiutare domare le fiamme, venendo impiegata per questo compito per la prima volta nella storia dello stato. La scarsa visibilità causata dal fumo ha reso le operazioni molto complicate.
Il National Disaster Relief Force (Ndrf), che sta coordinando gli sforzi antincendio, riferisce che le immagini satellitari mostrano che il 70 per cento delle fiamme è stato spento.
Secondo le autorità indiane, almeno 330 milioni di persone stanno soffrendo per la carenza d’acqua.