Nel Nord dell’India un ghiacciaio sulla catena montuosa dell’Himalaya si è staccato e ha provocato la distruzione di una diga: si temono fino a 150 morti e centinaia di feriti. Il disastro naturale è avvenuto oggi, domenica 7 febbraio 2021, nello Stato indiano dell’Uttarakhand, a circa 500 chilometri della capitale Nuova Delhi.
La valanga causata dal distaccamento di una parte di ghiacciaio ha distrutto ponti, strade e la diga di una centrale idroelettrica, provocando così lo straripamento del fiume Alaknanda e una potente inondazione.
Tra le vittime si teme ci siano diverse decine di operai della centrale elettrica. Le autorità locali hanno disposto l’evacuazione dei villaggi che sorgono lungo il fiume.
“Il numero di vittime non è stato confermato ancora”, ma si teme siano morte 100-150 persone, ha dichiarato all’agenzia di stampa Reuters il governatore dell’Uttarakhand, Om Prakash.
L’Aeronautica indiana è intervenuta per contribuire alle operazioni di soccorso e sul posto è stato inviato l’esercito. Il vicino Stato dell’Uttar Pradesh, il più popoloso dell’India, ha disposto la massima allerta nelle aree lungo il fiume Alaknanda.
La zona dell’Uttarakhand è soggetta a inondazioni improvvise e smottamenti. Nel giugno 2013 una serie di precipitazioni record causarono inondazioni devastanti che fecero 6mila morti. Quel disastro viene ricordato come lo “tsunami himalayano”.
#Glacier breaks off at Joshimath in #Uttarakhand's Chamoli district, causing flash flood in Dhauli Ganga and endangering people. Video: ITBP
Live updates: https://t.co/UhVrjhBNJD pic.twitter.com/6weK2s8K5a
— The Hindu (@the_hindu) February 7, 2021