In India, nello stato nord-orientale del Bihar, sono emersi un centinaio di cadaveri dalle acque del fiume Gange. Il sospetto è che siano persone morte di Covid appartenenti a famiglie indigenti che non hanno potuto pagare la cremazione. Lo riporta la Bbc.
La scena è macabra, il fiume sacro degli indù “restituisce” cadaveri. Alcuni galleggiano, altri sono stai ritrovati adagiati a riva. Un funzionario del distretto rurale di Buxar ha parlato all’agenzia Ap di una quarantina di corpi, ma secondo diversi media locali sarebbero oltre un centinaio.
Alcuni abitanti della zona sentiti hanno ipotizzato che i corpi siano stati gettati nell’acqua perché i crematori erano al completo. Segnali che la pandemia si sta estendendo fuori dalle città, sommergendo le poche strutture sanitarie, crematori e cimiteri delle zone rurali.
L’India sta vivendo il momento peggiore dall’inizio della pandemia: in totale nel paese sono stati registrati oltre 22,6 milioni di contagi e quasi 250mila morti Covid.
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