Orrore in India, nella regione del Kashmir. Una bambina di appena 9 anni è stata uccisa dopo essere stata stuprata dal fratellastro di 14 anni e da alcuni suoi amici.
Il branco, dopo aver abusato della piccola, l’ha anche uccisa facendola a pezzi con un’ascia. Tutti gli aguzzini sono stati già arrestati.
A rendere il tutto ancora più inquietante c’è quella che la polizia considera la mandante dell’omicidio, ovvero la matrigna della bambina, compagna del padre.
Secondo quanto sono riusciti a ricostruire finora gli inquirenti, la donna era particolarmente gelosa perché il compagno passava troppo tempo con la sua ex moglie, madre della vittima.
Da qui l’idea di commissionare l’omicidio della bambina al figlio, fratellastro della vittima, e ai suoi amici.
Anche i particolari del delitto sono raccapriccianti: il gruppo di ragazzi avrebbe infatti violentato a turno la bambina in una zona boschiva. La piccola sarebbe poi stata ripetutamente colpita con un’ascia e fatta a pezzi.
Gli aguzzini le avrebbero anche cosparso il corpo di acido e strappato gli occhi, per poi gettare il cadavere tra i cespugli.
A denunciare la scomparsa della bambina era stato il padre, dopo che, una sera, non l’aveva vista rientrare a casa. Sono seguiti 12 giorni di intense ricerche, prima del macabro ritrovamento del cadavere ormai in stato di decomposizione.
Gli adolescenti, dopo l’arresto, hanno confessato il crimine commesso, chiamando in causa la matrigna del fratellastro della vittima come mandante.
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