Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, si incontreranno nella giornata di lunedì alla Casa bianca per la prima volta dall’accordo internazionale sul nucleare iraniano.
L’intesa era stata fortemente criticata da Israele che ritiene l’Iran una minaccia per la propria sicurezza. A marzo Netanyahu, invitato a parlare al Congresso dai repubblicani, aveva chiesto ai parlamentari statunitensi di respingere l’accordo con l’Iran.
Il discorso aveva provocato un irrigidimento delle relazioni con il presidente Barak Obama e i due leader non si incontrano da più di un anno. L’appuntamento di lunedì è il primo tentativo di riavvicinamento tra i due Paesi.
Tra le questioni all’ordine del giorno c’è l’intensificarsi delle violenze tra palestinesi e israeliani, con Obama che chiede a Israele di impegnarsi per arrivare a una soluzione di due stati.
Nethanyau, dal canto suo, spera di riuscire a ottenere un pacchetto di aiuti militari di durata decennale per Israele.
“Il presidente è arrivato alla conclusione che al momento, a meno che non ci siano importanti cambiamenti, le parti non sono nelle condizioni di arrivare a una dichiarazione finale congiunta.” ha precisato Rob Malley, consigliere per il Medio oriente della Casa bianca in vista dell’incontro.
I colloqui di pace tra Israele e Palestina sostenuti dagli Stati Uniti sono naufragati nel 2014. Obama vorrebbe raggiungere un accordo prima di lasciare la presidenza degli Stati Uniti. Le violenze scoppiate nell’ultimo mese hanno portato alla morte di 77 palestinesi e 10 israeliani.
Leggi l'articolo originale su TPI.it