Incontro Conte-Merkel, accordo Italia-Germania sul Recovery Fund
Si è tenuto oggi nel castello di Maseberg, in Germania, l’incontro bilaterale tra il premier italiano Giuseppe Conte e la cancelliera tedesca Angela Merkel: i due leader hanno parlato soprattutto del Recovery Fund e dell’accordo, che sembra ancora lontano tra i vari Paesi dell’Ue, che possa soddisfare tutte le parti in causa. Al termine dell’incontro, Conte e Merkel hanno tenuto una conferenza stampa congiunta, nella quale la cancelliera ha espresso apprezzamento per “il grande sforzo compiuto dall’Italia durante la pandemia”. Merkel ha anche spiegato che Italia e Germania sono d’accordo sull’impianto di base del Recovery Fund, ma ha ammesso che il Consiglio europeo di venerdì prossimo potrebbe non essere quello decisivo.
Nei giorni scorsi il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha fatto una proposta sulla governance del Recovery Fund che prevede che i Paesi trattino con la Commissione europea su come questi fondi vengano spesi e che alla fine il Consiglio debba decidere con maggioranza qualificata. Un’impostazione molto a favore dei cosiddetti Paesi “frugali”, ovvero gli Stati del nord che insistono affinché il denaro erogato abbia delle condizionalità. Su questo punto, però, manca l’accordo tra Germania e Italia, con quest’ultima fortemente contraria. Mentre Merkel ha definito “una buona soluzione che io potrei sostenere” la proposta di Michel, per Conte si tratta di “un buon punto di partenza, ma con criticità”, perché l’Italia vuole “criteri chiari di spesa, non un uso arbitrario dei fondi”.
“L’Italia – ha detto Merkel – è stata colpita in modo particolare dal Coronavirus, gli italiani hanno reagito con straordinaria disciplina. La pandemia non è finita, non c’è un vaccino ma solo la possibilità di mantenere le distanze nella vita quotidiana. Avremo un’estate durante la quale tutto sarà differente. Il virus è molto presente, dobbiamo evitare una seconda ondata. Italia e Germania sono d’accordo nella struttura di fondo del Recovery Fund”.
“La recessione – ha detto invece il premier Conte – è molto spinta. Serve una solida, forte e coordinata risposta alla crisi epocale. I leader siano consapevoli momento storico. Se non chiudiamo l’intesa rischiamo un ritardo della ripresa europea. Non conviene a nessuno lasciare correre la crisi. In gioco ci sono valori e interessi comuni. C’è il rischio della frammentazione del mercato unico. E’ essenziale che il Consiglio europeo dica sì subito a uno strumento e faccia in modo che la proposta sul Next generation Eu sia una risposta effettiva adeguata. L’Europa deve offrire soluzioni ai propri cittadini, non illusioni e paure. Quelle le lasciamo ai movimenti nazionalisti”.
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