Tragico episodio a New York. Un uomo di 48 anni è morto strangolato dalla sua stessa camicia, rimasta incastrata nelle scale mobili della metropolitana.
Teatro dell’assurda morte: la fermata dell’undeground a Longwood, nel Bronx, dove la vittima si era presentata all’alba di domenica scorsa (14 ottobre 2018).
Scena a cui hanno assistito altri viaggiatori che hanno, ovviamente, immediatamente allertato i soccorsi.
Una volta sul posto i poliziotti e i medici hanno provato disperatamente a soccorrere l’uomo il cui corpo, privo di sensi, era stato trascinato per il collo fino in cima alla scala con la camicia incastrata tra gli ingranaggi della scala.
Sulla vicenda è stata aperta un’inchiesta, anche se tutto lascia propendere per la tragica fatalità.
Nel video delle telecamere della stazione – non rilasciato ai media per la crudezza delle immagini – infatti si vede nitidamente l’uomo che cerca disperatamente di divincolarsi dalla stretta, che rapidamente lo soffoca lasciandolo esanime, con la bocca spalancata, mentre tutto intorno accorrono persone nel disperato tentativo di aiutarlo.
Una morte atroce sopraggiunta in una ventina di secondi o poco più. A nulla è servito tagliare via con le forbici la stoffa arrotolata attorno alla nuca e caricarlo sull’ambulanza: Carlos Alvarez, 48 anni, un lavoratore pendolare residente nel quartiere newyorkese vicino alla fermata, è giunto al Lincoln Hospital già morto.
Un incidente assurdo anche se non è la prima volta che qualche cittadino americano perde la vita sulle scale mobili delle metro statunitensi.
All’inizio del mese, infatti, un anziano su una sedia a rotelle ha perso la vita a Washington. L’uomo, stufo di attendere l’ascensore, si è arrampicato sulla scala mobile ma, arrivato in cima, è precipitato all’indietro con tutta la carrozzina, morendo sul colpo.
Insomma, quando si prende una scala mobile, che sia a New York o in Italia, bisogna prestare attenzione. Molta attenzione.
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