Almeno 119 persone sono morte e oltre 150 sono rimaste ferite per il deragliamento di un treno nello stato indiano dell’Uttar Pradesh, nel nord del paese, domenica 20 novembre 2016. I soccorritori sono alla ricerca di sopravvissuti sul luogo dell’incidente e i funzionari di polizia hanno fatto sapere che mancano una ventina di persone all’appello, per cui il bilancio delle vittime sembra quindi destinato a salire.
Le autorità stanno cercando intanto di accertare la ragione per cui 14 vagoni del treno, che viaggiava dalla città nordorientale di Patna a quella di Indore, nel centro del paese, sono all’improvviso deragliati nei pressi di Pukhrayan a 65 chilometri dalla città di Kanpur.
A bordo si trovavano circa 500 passeggeri. Tra scene di disperazione e angoscia, i sopravvissuti hanno provato a entrare nelle carrozze alla ricerca dei familiari e dei propri beni, secondo quanto ha riferito il funzionario ferroviario Pratap Rai all’agenzia Reuters.
“Stiamo usando ogni strumento possibile per salvare vite umane, ma è molto difficile aprire le carrozze di metallo”, ha detto Rai.
Il deragliamento potrebbe diventare il peggiore incidente ferroviario in India dal 2005, quando un treno è stato schiacciato da una roccia e un altro è immerso in un fiume. Ciascuno di questi incidenti ha provocato la morte di più di 100 persone.
Il sistema ferroviario è il quarto più grande al mondo e trasporta più di 20 milioni di persone ogni giorno, ma ha un basso livello di sicurezza.
Il ministro delle Ferrovie indiano, Suresh Prabhu, ha scritto in un tweet che il governo indagherà immediatamente per accertare le cause del deragliamento e le eventuali responsabilità con la “il maggior rigore possibile” disponendo il risarcimento per i passeggeri colpiti.
Le autorità stanno controllando se i freni che avrebbero potuto impedire il disastro abbiano funzionato, ma occorrerà tempo per determinate la causa dell’incidente.