Da lunedì 4 dicembre il sud della California, Stati Uniti, è nuovamente devastato da imponenti incendi.
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Le fiamme si sono sviluppate nella contea di Ventura e hanno raggiunto Los Angeles, costringendo il sindaco a far evacuare almeno 200mila persone.
Brucia il quartiere di Bel Air con le lussuose ville delle celebrità e le fiamme stanno minacciando anche il centro Getty, dove si trova uno dei due musei Getty della città, che ha chiuso preventivamente per evitare che il fumo arrivi a danneggiare le opere d’arte.
Bruciano anche le colline intorno all’Interstate 405, una delle principali arterie di Los Angeles, anch’essa chiusa per facilitare il lavoro dei vigili del fuoco.
L’incendio a Ventura ha sviluppato una colonna di fumo tale da essere stata ripresa da un satellite della Nasa nello spazio. Difficile anche l’impiego di mezzi aerei a causa delle condizioni climatiche. Una tempesta perfetta, quindi, che sta provocando un inferno in uno stato che ancora si lecca le ferite per gli incendi scoppiati solo qualche settimana fa più a nord, nella Napa Valley, la zona del vino. In quel caso persero la vita oltre 40 persone.
Le autorità hanno fatto sapere che una persona è morta in un incidente stradale mentre cercava riparo dal fuoco. Due edifici sono stati distrutti dalle fiamme e migliaia di case sono senza energia elettrica.
I vigili del fuoco ritengono che il fuoco sia scoppiato vicino al Thomas Aquinas College di Santa Paula, a circa 80 chilometri a nord di Los Angeles, nelle serata di lunedì 4 dicembre.
I forti venti a 115 chilometri orari hanno alimentato l’incendio che si è rapidamente diffuso bruciando 14mila ettari in poche ore.
Almeno 13 persone sono morte durante gli incendi che hanno colpito la California lo scorso ottobre.
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