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    Grecia incendi: “Vi racconto l’inferno in terra che ho visto con i miei occhi”

    Georgia Tsantila, una giornalista greca del quotidiano locale ΜΑΚΕΛΕΙΟ, in esclusiva per TPI ha raccontato cosa sta accadendo in questi giorni in Grecia

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 26 Lug. 2018 alle 08:00 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:40

    “Le scene più orribili cui abbia mai assistito in tutta la mia vita, l’inferno in terra. Cinque anni fa ci fu un terremoto in Grecia, ma non fu nulla in confronto a quello che ho visto in questi giorni. Questo è molto più orribile”.

    Così parla Georgia Tsantila, una giornalista greca del quotidiano locale ΜΑΚΕΛΕΙΟ (makeleio.gr) che in esclusiva per TPI ha raccontato cosa sta accadendo in questi giorni in Grecia, dove da lunedì 23 luglio, gli incendi stanno devastando l’area intorno ad Atene.

    Ottantuno persone sono morte, ma il bilancio è destinato a salire, 1.500 case sono andate distrutte e un numero imprecisato di persone risulta disperso.

    “Tutto è stato bruciato, tutto è andato in fumo, tutto si è squagliato: persone, bambini, automobili. Una catastrofe. Bambini che cercavano di scappare sono caduti nelle buche a causa del fumo.

    Non si riesce a immaginare come queste persone, questi bambini, siano stati colpiti nelle loro case, avvolti dalle fiamme”, prosegue Georgia”.

    “Scappavano ovunque, verso la spiaggia e il mare, cercando di allontanarsi dalle fiamme, non sapendo dove andare e non vedendo nulla a causa del fumo incredibile che ha avvolto ogni cosa”.

    “Le persone sono terrorizzate, anche in questo momento cercano ancora di scappare. 80 persone sono morte, non so quante sono in ospedale. La cosa più grave è che molte persone risultano scomparse. Molti genitori sono in cerca dei figli. Sono tutti molto scioccati ma anche arrabbiati con Tsipras, per quello che non ha fatto”.

    Secondo Georgia, infatti, le cose potevano andare diversamente.

    “Molte persone dicono che questa catastrofe è la dimostrazione che non si è avuto il polso della situazione: non c’è un numero sufficiente di uomini in grado di aiutare, di guidare le persone, di domare le fiamme, molte persone non sanno cosa fare”, spiega Georgia.

    “In questi giorni il vento ha soffiato forte, un elemento molto pericoloso per le fiamme. Nessuno dei responsabili al governo ha fatto nulla per questo: qualcuno era in vacanza, il primo ministro (Tsipras) era in Bosnia per altro, e nessuno era qui nel momento in cui doveva esserci. Nessuno ha lavorato a questa situazione, per questo sono morte così tante persone. È qualcosa di pazzesco”.

    Georgia racconta ancora di come la situazione sia precipitata in pochissimo tempo:

    “Le fiamme hanno raggiunto le persone durante la notte partendo dalla montagna e raggiungendo le case. Abbiamo incendi tutte le estati ma non ci aspettavamo una cosa simile. Abbiamo anche avuto vittime in passato ma non così. Non c’è ancora un numero ufficiale, nemmeno del numero dei bambini morti”.

    “Le fiamme stanno bruciando le persone anche adesso, abbiamo diversi focolai attivi”, prosegue Georgia, “e non credo sinceramente dipenda solo dal vento e molte altre persone non lo pensano”.

    Secondo Georgia il governo è responsabile di come sia stata gestita male la cosa:

    Non abbiamo vigili del fuoco a sufficienza, ma nessuno se ne cura. Sinceramente nn so quando la situazione tornerà alla normalità, i fuochi sono ancora attivi. Temo ci siano più vittime del previsto.

    Migliaia di persone sono state evacuate ed è stata chiusa l’autostrada del Peloponneso. Migliaia di abitanti dell’Attica orientale sono fuggiti sulle spiagge o sono saliti su imbarcazioni per sfuggire alle fiamme.

    La Guardia costiera sta ancora passando al setaccio le coste alla ricerca dei corpi delle persone che hanno cercato di scappare alle fiamme gettandosi in mare.

    Il caso delle gemelle scomparse

    Un padre ha lanciato un appello per ritrovare le sue figlie, due gemelline, che sono scomparse dopo essere state recuperate da una barca di pescatori: Yiannis Philipopoulos ha riferito di aver riconosciuto Sophia e Vasiliki in un video tv dopo aver passato la giornata di ieri a cercarle tra ospedali e commissariati.

    Le due bimbe erano con i nonni quando sono dovute scappare dagli incendi che hanno devastato la zona di Mati e Rafina, nell’Attica orientale vicino Atene. I pompieri sono all’opera contro gli incendi ancora in corso in alcune zone del paese.

    Secondo quanto riporta proprio il quotidiano ΜΑΚΕΛΕΙΟ, le due bambine sarebbero vive.

    Il padre, Yiannis Philippopoulos, ha lanciato un appello:

    “Da quando abbiamo visto le gemelle in televisione abbiamo fatto di tutto per ritrovarle. All’inizio credevamo fossero morte, siamo andati all’obitorio di Goudi. Ci hanno fatto fare il test del dna per alcune bambine ma non erano loro. Quando le abbiamo viste riprese in tv abbiamo pensato a un miracolo”.

    Resta però il mistero su dove si trovino le bambine, che al momento non risultano tra i salvataggi della guardia costiera greca.

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