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    Ritrovati i resti di un illusionista scomparso 2 anni fa: ipotesi trucco finito in tragedia

    Ivan Klyucharev
    Di Cristiana Mastronicola
    Pubblicato il 19 Apr. 2019 alle 14:08 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 00:25

    Sono passati due anni da quando Ivan Klyucharev, 30 anni, è scomparso. Era il maggio del 2017 quando il ragazzo è sparito nel nulla, senza lasciare tracce. Il 30enne nella vita faceva l’illusionista e per questo era stato ribattezzato l’Harry Houdini russo. Dopo due anni di ricerche, i resti di Ivan sono stati ritrovati.

    Ancora non è chiaro come sia morto il trentenne russo, ma gli inquirenti ora stanno esaminando una telecamera trovata accanto a quel che restava del ragazzo, nella speranza che non i file registrati siano ancora consultabili.

    La polizia, però, sembra seguire la pista del trucco di illusione finito male. A far ipotizzare questa morte è il fatto che Ivan è stato ritrovato con i polsi ammanettati al tronco di un albero, in un bosco che dista circa 80 chilometri da Mosca.

    Ma non solo: a far sospettare agli inquirenti che Ivan fosse intento a provare un nuovo trucco è stato il ritrovamento di ben cinque paia di manette, oltre a diversi lucchetti e a delle catene. Quello che pensa la polizia, per ora, è che il giovane stesse tentando di liberarsi dalle catene, proprio come il grande Houdini, ma qualcosa sarebbe andato storto.

    Non si esclude ancora però la pista dell’omicidio. È possibile che Ivan Klyucharev sia stato ammazzato e poi incatenato all’albero, con gli “strumenti” accanto, per fingere che si sia trattato un incidente.

    A scoprire il cadavere del giovane ormai in decomposizione è stato un uomo, Eduard Karpov, che passeggiava nel bosco.

    La testimonianza dell’uomo è inquietante: “Ho visto prima il cranio ancora coperto da una felpa e il suo scheletro era coperto di foglie”. Gli inquirenti hanno fatto sapere che il 30enne “era nella lista delle persone scomparse. È stato stabilito che l’uomo era membro di una comunità che praticava abilità di sopravvivenza in condizioni estreme. L’analisi forense è stata ordinata per stabilire l’esatta causa della morte”.

    Un amico del ragazzo ha riferito ai media russi: “Secondo me è andato nella foresta e ha deciso di provare a liberarsi dalle catene, gettando via le chiavi”.

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