Ilaria Salis è uscita di prigione: è ai domiciliari a Budapest
Ilaria Salis non è più in prigione. Attualmente, si trova agli arresti domiciliari in un appartamento a Budapest. Dopo 466 giorni di detenzione, l’attivista italiana e candidata alle elezioni europee con Alleanza Verdi e Sinistra è uscita questa mattina alle 10:15 dalla prigione di massima sicurezza ungherese di Gyorskocsi utca e si è trasferita nella casa trovata dalla sua famiglia, dove sarà sottoposta alla misura cautelare.
“Finalmente l’abbiamo riabbracciata,” ha dichiarato il padre Roberto Salis nei momenti concitati della scarcerazione. “Speriamo che questa sia solo una tappa temporanea prima di vederla finalmente in Italia”.
Il passaggio agli arresti domiciliari è stato possibile grazie al bonifico di poco più di 40 mila euro per la cauzione, raccolto da amici e familiari di Salis e inviato dall’Italia giovedì 16 maggio. Il denaro è stato ricevuto dagli avvocati ungheresi e trasferito alla Corte dei conti ungherese, che ha informato il tribunale di seconda istanza. Questo stesso tribunale, il 15 maggio scorso, aveva deciso di modificare la misura cautelare per l’attivista italiana accusata di aver aggredito, insieme ad altri, tre neonazisti l’11 febbraio 2023 durante il Giorno dell’onore a Budapest, un evento che raduna nostalgici delle SS.
Il bonifico era l’ultimo passaggio necessario per la scarcerazione. Il braccialetto elettronico, previsto dal provvedimento, le è stato applicato direttamente ai domiciliari.
Ieri, Roberto Salis ha visto sua figlia in carcere per quella che spera sia stata l’ultima volta: “Era in trepidante attesa di uscire,” ha raccontato mentre si trovava in un bar del centro di Budapest. Durante il colloquio di oltre due ore, ha spiegato: “Abbiamo parlato della campagna elettorale. Ilaria sta pensando a qualcosa da fare prima delle elezioni europee, forse un intervento o un collegamento, e al libro che sta scrivendo sulla sua storia e sulla sua visione della società”.
Domani mattina, 24 maggio, si terrà una nuova udienza del processo per lesioni contro l’insegnante e attivista italiana. Non sarà Ilaria a parlare, ma verranno ascoltati Zoltan Toth, una delle presunte vittime, e due testimoni dell’accusa.
Salis sarà comunque presente in aula, accompagnata dai familiari, dagli avvocati italiani Eugenio Losco e Mauro Straini, e da esponenti di Avs giunti oggi dall’Italia. Saranno presenti anche i sostenitori della sua campagna, che si è trasformata nell’hashtag #iostoconilaria. Per la prima volta, sarà senza catene.
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