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    Il punto su Hong Kong, senza giri di parole

    Video, foto, notizie e alcune cose da sapere sul gruppo di studenti che sta creando qualche problema al partito comunista cinese

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 30 Set. 2014 alle 12:14 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 22:33

    Le proteste a Hong Kong sono iniziate il 22 settembre. Continuano da diversi giorni e in queste ultime ore si sono intensificate.

    Cosa succede? Chi vuole cosa, e perché? Qui video, foto, notizie e alcune cose da sapere sul gruppo di studenti che sta creando qualche problema al partito comunista cinese.

    Cosa sappiamo

    Migliaia di persone hanno occupato le strade di Hong Kong per chiedere elezioni libere e democratiche nel 2017. La Cina le aveva promesse, ma poi ha fatto un passo indietro.

    Gli abitanti di Hong Kong si sono arrabbiati e sono scesi in piazza: prima manifestando in silenzio, poi con le mani in alto in segno di protesta pacifica. Nelle ultime ore sono ricorsi anche agli ombrelli per ripararsi dal lancio di gas lacrimogeni, dallo spary al peperoncino e per proteggersi dai manganelli della polizia.

    Le proteste sono state messe in moto da Occupy Central, il movimento creato da alcuni giovani attivisti, che ha presentato la proposta di una riforma elettorale al governo centrale di Pechino. La Cina ha rigettato la richiesta e ha definito i movimenti di Hong Kong “illegali e illegittimi”.

    Molte grandi banche d’affari sono chiuse così come lo sono ancora diverse scuole. Il governo di Pechino ha anche bloccato Instagram in Cina per evitare che le immagini degli scontri tra gli studenti e le forze dell’ordine a Hong Kong si diffondano nel resto del Paese.

    Un video di Vox spiega in poco più di due minuti le proteste a Hong Kong
    La polizia di Hong Kong

    Hong Kong è una delle città col maggior numero di poliziotti per abitante: se ne contano almeno 30mila, un numero non lontano da quello impiegato a New York, ma per una porzione della popolazione decisamente minore.

    Il governatore di Hong Kong, Leung Chun-ying, ha chiesto ai manifestanti di interrompere “immediatamente” le proteste. Il ministro degli Esteri cinese ha ribadito che quella di Hong Kong è una questione interna e che nessuno dovrebbe interferire.


    La festa nazionale cinese

    Domani in tutta la Cina è festa nazionale per commemorare il giorno in cui Mao Zedong proclamò la nascita della Repubblica popolare cinese, il 1 ottobre del 1949.

    Il passato

    Hong Kong è stata formalmente una colonia britannica fino al 1997, anno in cui è passata sotto l’amministrazione del governo cinese come regione amministrativa speciale.

    L’ultima volta che le autorità hanno fatto uso di gas lacrimogeni è stato nel 2005, in occasione di una manifestazione che si tenne all’esterno di un meeting dell’Organizzazione mondiale del commercio.

    Immagini dagli anni Cinquanta

    Gli scatti del fotograto, attore e regista Fan Ho, che ha cominciato a immortalare Hong Kong quando era ancora uno studente negli anni Cinquanta.

    La rivoluzione dell’ombrello (leggi l’articolo)
    La protesta su Instagram

    Nonostante le autorità abbiano bandito l’utilizzo della piattaforma social in Cina, i manifestanti a Hong Kong possono continuare ad usufruirne e a diffondere quindi messaggi di protesta.

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