La Francia è diventata ieri il nono Paese europeo (14esimo a livello mondiale) a legalizzare i matrimoni gay, 13 anni dopo l’adozione della legge per le unioni civili (Pacs), ampliando così i diritti riconosciuti alle coppie dello stesso sesso.
L’Assemblea Nazionale, la camera bassa del Parlamento francese dove i socialisti di Hollande hanno la maggioranza assoluta, ha approvato ieri definitivamente la legge (già passata al Senato) per 331 voti a favore e 225 contrari.
La legalizzazione dei matrimoni gay era stata una promessa del presidente socialista Hollande durante la sua campagna elettorale. La legge riconosce agli omosessuali gli stessi diritti del matrimonio tra uomo e donna e si estende alla possibilità di adozione di bambini (in Francia ci sono già tra 24 mila e 40 mila bambini che sono allevati in famiglie di coppie dello stesso sesso).
“Molti francesi saranno orgogliosi del lavoro che abbiamo fatto”, ha detto il ministro della Giustizia Christiane Taubira. “Coloro che oggi protestano si troveranno colpiti dalla gioia dei novelli sposi”.
La legalizzazione del matrimonio gay è una delle più grandi riforme sociali in Francia dai tempi di Francois Mitterrand, che abolì la pena di morte nel 1981. Secondo alcuni recenti sondaggi la legge ha il sostegno del 65 per cento dei francesi.
Eppure l’episodio si è rivelato costoso per un presidente già impopolare. Il dibattito sulla legge (172 ore di confronti al vetriolo in Parlamento) è stato forte e talvolta violento, gettando luce sulle fratture nella società francese. L’approvazione è avvenuta al prezzo di violente proteste di piazza e di un aumento degli attacchi omofobici.
“Si sta aggiungendo una crisi a una crisi. Si stanno suscitando tensioni e stiamo accendendo la miccia dell’omofobia”, ha detto ieri Herve Mariton, un membro dell’opposizione partito Ump, prima del voto. Due settimane fa a Parigi un uomo di origine olandese che camminava con il suo compagno è stato picchiato in strada. La scorsa settimana alcuni skinhead hanno attaccato un bar gay a Lille mentre un altro bar a Bordeaux è stato attaccato da uomini mascherati e armati. Decine di migliaia di persone hanno marciato contro il matrimonio gay a Parigi la scorsa domenica.
I conservatori all’opposizione hanno immediatamente presentato ricorso al Consiglio costituzionale. Hollande vuole la legge entri in vigore entro il 25 maggio, con i primi matrimoni gay previsti nel mese di giugno. Il leader socialista si avvicina al primo anniversario della sua presidenza (il prossimo 15 maggio) con un record di impopolarità nei sondaggi. Il prossimo giovedì sono attesi nuovi catastrofici dati sulla disoccupazione in Francia. Nonostante l’approvazione della legge sia un’innegabile vittoria politica, molti suoi critici hanno detto che la vera priorità per il Paese dovrebbe essere l’economia moribonda.