Fino al 1960, la superficie del Lago d’Aral era di 68mila chilometri quadrati. Oggi ne è rimasto meno del 10 per cento.
Secondo il segretario generale delle Nazioni Unite Ban ki-moon, è uno dei più gravi disastri ambientali provocati dall’uomo.
Qui ci sono alcune immagini che testimoniano quanto si sia prosciugato negli anni (la prima è un’animazione che mostra la riduzione della superficie del lago dal 2000 a oggi). Sotto alcune cose da sapere.
– Negli anni Sessanta l’Unione Sovietica decise di sfruttare il lago d’Aral, al confine tra le repubbliche di Kazakistan e Uzbekistan per irrigiare a fini agricoli le grandi aree desertiche dell’Asia centrale.
– I due affluenti del Lago d’Aral, il Syr Darya e l’Amu Darya, erano usati per trasformare il deserto in campi agricoli. Ma lo sfruttamento ha svuotato i fiumi che hanno cessato di portare acqua al Lago d’Aral. Visto il clima dell’area, il lago, senza un costante afflusso d’acqua, ha iniziato a evaporare e di conseguenza il suo bacino si è ridotto sempre di più.
– Intorno al 2000 una serie di immagini della Nasa ha mostrato che l’Aral era ormai diviso in due piccoli laghi, che insieme occupano circa il 10 per cento della sua superficie originaria. Nel 2014 il clima arido ha causato il completo prosciugamento della parte orientale dell’Aral meridionale.
– Oltre a questo, si è aggiunto il problema dei pesticidi chimici, usati nelle coltivazioni dell’area. Il vento li trasporta nei territori circostanti e questo fatto, insieme all’evaporazione del lago, ha portato le temperature a essere più calde l’estate e più fredde d’inverno. Nella regione dell’Aral e dei suoi affluenti, vivono circa 60 milioni di persone (nel 1960 erano 14 milioni), secondo un rapporto delle Nazioni Unite.
– La costruzione nel 2005 di una diga di 12 chilometri da parte del Kazakistan con l’obiettivo di salvare la parte settentrionale del lago d’Aral ha portato risultati migliori delle attese, anche se non del tutto soddisfacenti.
Qui le immagini nette del contrasto tra 2000 e 2014.
(Il lago d’Aral nel 2000)
(Il lago d’Aral nel 2014)