Per l’organizzazione a difesa dell’informazione Reporters sans frontières, sono “i predatori della libertà di stampa”.
Si tratta del presidente cinese Xi Jinping, il russo Vladimir Putin, il siriano Bashar al Assad, il nordcoreano Kim Jong-un e l’ex presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad che con leggi repressive condizionano i media del loro Paese e impediscono ai cittadini di essere informati in maniera imparziale.
Secondo l’Ong, le massime cariche di questi Paesi non rispettano il loro popolo, attuando provvedimenti che limitano la libertà d’espressione e ogni forma di opposizione.Reporters sans frontières li vede così: leader sfrontati e sfacciati, che alzano il dito medio davanti agli osservatori internazionali.
La campagna, che lancia il messaggio “Senza la libertà d’informazione, non c’è opposizione al potere”, era stata lanciata lo scorso 3 maggio, in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa.