L’idrossiclorochina (il farmaco preso da Trump) aumenta il rischio di mortalità nei pazienti Covid-19
I due farmaci antimalarici clorochina e idrossiclorochina, che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva rilanciato come trattamento per curare il Coronavirus, sono stati collegati ad un aumento del rischio di sviluppare patologie cardiache e, in casi estremi, morte. A evidenziarlo è uno studio pubblicato sulla rivista medica The Lancet, redatto dagli esperti della Harvard Medical School.
Lo studio ha esaminato i dati di 96mila pazienti, di cui 15mila trattati con antimalarici e antibiotici a volte associati a questi farmaci e 81mila soggetti che invece non avevano ricevuto clorochina o idrossiclorochina. “L’assunzione di antimalarici era associata ad un rischio di morte più elevato”, ha spiegato Mandeep Mehra della Harvard Medical School. “In particolare, l’8 per cento dei pazienti a cui è stata somministrata idrossiclorochina ha sviluppato aritmia cardiaca, contro lo 0,3 per cento del gruppo di controllo. Quelli a cui era stata somministrata la clorochina invece presentavano un aumento del 37 per cento delle possibilità di morire e del 256 per cento di sviluppare gravi aritmie. Dal nostro studio abbiamo escluso i pazienti che avevano ricevuto remdesivir, un farmaco della Gilead Sciences Inc. che ha mostrato risultati promettenti nel trattamento del Coronavirus, riducendo i tempi di recupero da 15 a 11 giorni, secondo uno studio clinico”, conclude Mehra.
Alcuni giorni fa il presidente Trump ha rivelato di aver assunto idrossiclorochina come profilassi contro il Coronavirus, ma dietro questo utilizzo del farmaco non ci sono studi scientifici validi. I ricercatori sottolineano che, anche se gli antimalarici siano stati considerati utili per trattare malattie come il lupus o l’artrite reumatoide, le evidenze scientifiche sembrano indicare che l’assunzione di questi farmaci, in combinazione con degli antibiotici o meno, non è efficace per Covid-19. “La scienza è alla ricerca di opzioni valide per contrastare l’attuale pandemia”, ha aggiunto il ricercatore, “e molte persone hanno assunto clorochina e idrossiclorochina dopo le dichiarazioni del presidente Trump, a sostegno dell’uso di questi farmaci per Covid-19, che non avevano però alcun fondamento scientifico”.
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