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    La nonna di Idomeni che ogni giorno cucina per i migranti

    Panagiota Vasileiadou è una donna di 82 anni residente vicino al centro d’accoglienza di Idomeni, in Grecia, e la sua storia è diventata un simbolo di solidarietà

    Di TPI
    Pubblicato il 14 Apr. 2016 alle 10:25 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 19:43

    Panagiota Vasileiadou è una donna di 82 anni residente a
    Idomeni, la cittadina greca che negli ultimi tempi ha fatto parlare di sé per
    il fatto di ospitare un centro d’accoglienza per i migranti che cercano una
    vita migliore in Europa.

    Un recente video dell’Alto Commissariato per i Rifugiati
    delle Nazioni Unite mostra il modo in cui l’anziana signora ha offerto tutta la
    sua umanità a diverse famiglie arrivate dalla Siria o dall’Iraq e ritrovatesi
    bloccate in questo angolo di Grecia.

    Nonostante la sua pensione non superi i 450 euro al mese, ogni
    giorno la signora Vasileiadou apparecchia la tavola e cucina per rifugiati come
    Baraa, capofamiglia iracheno, e per i suoi figli orfani di madre.

    Lo fa, dice, perché ricorda quando a sette anni la sua casa
    fu distrutta durante la Seconda guerra mondiale, e la sua famiglia si ritrovò
    senza più nulla di quello che aveva: “Eravamo cinque bambini e ci erano rimaste
    solo le camicie da notte che indossavamo quel giorno”.

    Inizialmente Panagiota portava cibi da lei preparati ai
    rifugiati del campo, ma poi ha cominciato ad ospitare direttamente in casa sua persone
    provenienti da Iraq e Siria.

    Vista la barriera linguistica – la signora parla soltanto
    greco – la comunicazione è fatta soltanto di gesti, che però a quanto pare
    bastano per far sì che si crei un legame con le persone che ricevono il suo
    aiuto, specialmente i bambini che la vedono come una nonna. “Adesso ho
    compagnia in casa – dice –io parlo e anche se non ci capiamo ridiamo insieme”.

    Questo il video diffuso dalle Nazioni Unite:

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