Una nuova spaccatura ha interessato la piattaforma di ghiaccio denominata Larsen C, in Antartide. La frattura, già rilevata dai satelliti della Nasa nel 2015, si è improvvisamente allargata a dicembre 2016. La Nasa ha così deciso di pubblicare sui social la foto.
Oggi solo venti chilometri di ghiaccio impediscono il distacco di un iceberg di circa 5mila chilometri quadrati, grande quanto il Molise.
Secondo i ricercatori della Nasa l’ampliamento della crepa indicherebbe che lo scioglimento della zona occidentale della calotta antartica si sta sviluppando sempre più velocemente.
La crepa si trova a Pine Island, il grande ghiacciaio che definisce la calotta antartica occidentale. Secondo i ricercatori dell’università di Swansea, in Galles, è probabile he nei prossimi mesi l’iceberg si staccherà definitivamente, finendo nel mare al largo dell’Antartide. In questo caso si verificherebbe un aumento del livello dei mari terrestri di almeno 10 centimetri. Su questa eventualità, però, gli scienziati non si sbilanciano.
La piattaforma glaciale Larsen C era considerata abbastanza stabile, ora la perdita di un pezzo di quella dimensione, lascerà il resto della piattaforma molto più vulnerabile e facile quindi a rotture future.
Un consorzio di ricerca situato a Swansea University e l’Università di Aberystwyth nel Galles stanno monitorando la crepa via satellite.
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