Charolette Tidwell è un’infermiera in pensione di 69 anni che vive nella piccola cittadina di Fort Smith, nello stato americano dell’Arkansas.
Con la sua modesta pensione ha avviato una banca del cibo dove lavora sei giorni su sette, senza essere retribuita, per sfamare gli anziani di Fort Smith.
Tidwell ha iniziato l’attività nel 2000, dopo aver scoperto che molti pensionati della comunità, per via delle difficoltà economiche, avevano cominciato a mangiare cibo per cani e gatti.
“Lasciare che la generazione che ci ha cresciuto arrivi al punto di assumere proteine mangiando cibo per cani soltanto perchè costa di meno”, racconta Tidwell “ Io non posso immaginare cose di questo genere. Penso che sia una generazione dimenticata”.
Oggi la donna sfama 7mila persone al mese e dispensa oltre 500mila pasti all’anno attraverso l’organizazzione Antioch for Youth and Family da lei fondata.
Come tante località statunitensi, Fort Smith è stata colpita duramente dalla crisi economica: alcune fabbriche hanno chiuso, molti residenti hanno perso il posto di lavoro e gli stipendi sono rimasti bassi. Per questa ragione sia gli anziani che i giovani fanno la fila alla banca del cibo di Tidwell.
“Sono cresciuta nella povertà e comprendo tutte le problematiche che sono associate al non avere abbastanza denaro”, ha detto la donna.
Nello Stato dell’Arkansas, più di 160mila anziani si trovano ad affrontare quella che oggi il governo americano definisce “insicurezza alimentare”. In altre parole, le pensioni che ricevono non permettono loro di sfamarsi.
Secondo uno studio effettuato dal Dipartimento per i servizi umani dell’Arkansas, il tasso di insicurezza alimentare è di circa 1 anziano su 3.
La National Foundation to End Senior Hunger, una organizzazione non governativa che ha come obiettivo quello di risolvere la crisi alimentare tra i pensionati, stima il pericolo che una persona anziana nell’Arkansas sia denutrita al 24%, la cifra più alta degli Stati Uniti.
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