La direttrice finanziaria di Huawei, Meng Wanzhou, è stata rilasciata su cauzione. La corte canadese ha fissato in 10 milioni di dollari canadesi la somma da pagare per uscire dal carcere.
Alla figlia del fondatore di Hawei è stato comunque ordinato di restare nell’area di Vancouver, consegnare il passaporto e indossare un dispositivo Gps.
La donna era stata arrestata in Canada il 6 dicembre e su di lei pende anche una richiesta di estradizione da parte degli Stati Uniti per presunte violazioni delle sanzioni americane verso l’Iran.
Meng Wanzhou è la direttrice finanziaria di Huawei nonché figlia del suo fondatore. Il suo arresto ha rischiato di scatenare una crisi diplomatica fra Cina e Canada, ma anche fra Cina e Stati Uniti.
La decisione del tribunale di Vancouver è arrivata dopo che Donald Trump ha annunciato la sua intenzione di intervenire nel caso per motivi di sicurezza nazionale o per sfruttare la situazione per chiudere un nuovo accordo commerciale con la Cina.
In risposta all’arresto di Wanzhou, le autorità cinesi avevano fermato un ex diplomatico canadese, Michael Kovrig attualmente senior adviser dell’International Crisis Group.
“L’International Crisis Group è a conoscenza delle notizie che il suo senior adviser per l’Asia nord-orientale, Michael Kovrig, è detenuto in Cina”, ha scritto l’11 dicembre la Ong in una nota pubblicata sul proprio sito web. “Stiamo facendo tutto il possibile per assicurare informazioni in più su dove Michael si trovi e sul suo immediato e sicuro rilascio”.
Kovrig aveva lavorato nel 2016 come esperto per la visita del primo ministro canadese Justin Trudeau a Hong Kong, ed era stato un diplomatico di Ottawa a Pechino e nell’ex colonia britannica tra il 2003 e il 2016, prima di entrare nell’International Crisis Group.
Interrogato per avere chiarimenti sulla sorte del cittadino canadese, il Ministero degli esteri di Pechino ha dichiarato di non avere informazioni sull’ex diplomatico e nonha confermato la sua detenzione.
Il Ministero però ha anche specificato che l’International Crisis Group “non è registrata in Cina in base alla legge sulle Ong”. Il riferimento è a una legge adottata dalla Cina nel 2016 sulla registrazione delle organizzazione non governative straniere.
“I Membri di Ong che viaggiano in Cina sono benvenuti”, ha proseguito Lu, nel corso di una conferenza stampa in cui non ha comunque fornito informazioni specifiche su Kovrig, “ma se viaggiano per motivi che violano la legge è un altro caso”.
In molti hanno collegato l’arresto del diplomatico canadese a quello della figlia del fondatore di Huawei.