Un rapporto di Human Rights Watch (Hrw) diffuso qualche giorno fa denuncia la distruzione di interi villaggi arabi nel nord dell’Iraq da parte delle forze curde.
In rapporto intitolato “Segnato da una X: la distruzione di villaggi e case da parte delle forze curde irachene nel conflitto contro l’Isis”, Hrw riferisce che tra il settembre del 2014 e il maggio del 2016 si sono verificati diversi episodi, 17 per l’esattezza, nelle aree di Kirkuk e Ninive, che si trovano formalmente sotto la giurisdizione del governo nazionale iracheno ma sono di fatto sotto il controllo del governo regionale del Kurdistan (Krg).
La demolizione di abitazioni appartenenti alla comunità araba è seguita alla liberazione dei villaggi, spesso a composizione etnica mista, dal giogo del sedicente Stato islamico.
La ragione, secondo il gruppo per la difesa dei diritti umani, è che si tratta di aree contese tra il la regione autonoma del Kurdistan iracheno e Baghdad.
“Le forze di sicurezza del Krg hanno distrutto, villaggio dopo villaggio tra Kirkuk e Ninive, le case della popolazione araba – ma non quelle dei curdi – senza alcuna ragione militare legittima”, ha dichiarato Joe Stork, vice direttore di Hrw in Medio Oriente. “Gli obiettivi politici dei leader del Krg non giustificano la demolizione illegale delle abitazioni”.
Nel Kurdistan iracheno vivono circa 1,5 milioni di iracheni di etnia araba e di confessione musulmana sunnita.
(qui sotto il video di Hrw sulla distruzione da parte dei peshmerga di abitazioni e interi villaggi arabi)