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    Hong Kong vieta uno show di luci che mostra i giorni mancanti alla fine dell’autonomia dalla Cina

    Le autorità locali hanno affermato che l’opera degli artisti locali Sampson Wong e Jasom Lam rappresentava un messaggio politico ritenuto “offensivo”.

    Di TPI
    Pubblicato il 24 Mag. 2016 alle 12:19 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 22:13

    Le autorità di Hong Kong hanno deciso di cancellare lo show di luci che due artisti locali, Sampson Wong e Jasom Lam, avevano dedicato al countdown per la fine dello status di regione autonoma speciale che lega la città-isola alla Cina.

    Gli artisti avevano usato delle luci a led per mostrare sulla facciata dell’International Commerce Centre, un grattacielo di 118 piani, il più alto della città, i secondi che mancano al primo giugno 2047, data fissata per la fine dell’autonomia di Hong Kong da Pechino.

    In origine, l’installazione doveva durare fino al prossimo 22 giugno. Il Comitato per lo sviluppo dell’arte di Hong Kong e il curatore dello show hanno accusato i due artisti di avere cambiato il titolo, la descrizione e il significato dell’opera, senza prima consultarli. 

    L’opera, intitolata “Our 60-second friendship begins now”, è stata rinominata dai due artisti “Countdown machine”. Hanno anche cambiato la sua descrizione abbandonando il riferimento al film di Wong Kar-wai “Days of being wild” per un significato più esplicitamente politico: “The ongoing struggle”, la battaglia in corso.

    Gli artisti hanno affermato che il cambio di programma è stato deciso per provocare un dibattito sul futuro di Hong Kong. Sampson Wong ha dichiarato che “ciò che succederà nel 2047 è sicuramente un tema di grande importanza e noi vogliamo sensibilizzare i cittadini in questo senso”. Tuttavia, ha anche aggiunto che l’opera non ha un significato puramente politico e che non è stata ideata per la recente visita ufficiale di Zhang Dejiang, alto funzionario cinese.

    Hong Kong, resasi indipendente dal Regno Unito nel 1997, è legata alla Cina da un principio denominato “un paese, due sistemi”, il quale prevede un alto grado di autonomia legislativa e giuridica, tranne in materia di politica estera e difesa. Vi è preoccupazione per la futura relazione fra la Cina e l’isola dopo la scadenza del suo status di regione autonoma nel 2047.

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