Proteste a Hong Kong, 4 persone accoltellate in un centro commerciale
Proseguono senza sosta le proteste a Hong Kong, registrando nuovi e pesanti disordini. Almeno 4 persone sono rimase ferite da un aggressore armato di coltello in un centro commerciale di Hong Kong. Lo riporta la Bbc. L’aggressione si è verificata nel centro commerciale CityPlaza, del distretto di Tai Koo, uno di quelli dove la polizia è intervenuta per disperdere i manifestanti.
L’aggressore, di cui ancora non sono note le generalità, è stato bloccato dalla folla.
A Hong Kong siamo alla 22esima settimana di proteste e anche oggi, 3 novembre 2019, si registrano nuovi disordini.
La polizia in tenuta antisommossa è intervenuta all’interno di un centro commerciale per disperdere i manifestanti, che hanno ripreso a protestare contro la brutalità degli agenti. Ieri gli scontri sono stati violentissimi, con devastazioni, molotov, lacrimogeni, cannoni ad acqua e spray urticani. Migliaia di persone, soprattutto giovani, hanno sfidato ogni divieto compreso quello di portare le maschere.
Solo nella giornata di ieri sono stati registrati ben 200 arresti. Cinque persone sono state arrestato a seguito di un blitz in un appartamento a Wan Chai, una delle aree più calde delle proteste pro-democrazia e dove c’è il quartier generale della polizia stessa.
Durante le perquisizioni, secondo i media locali, sono stati ritrovate 188 molotov, tra finite e in preparazione, più altre armi da offesa.
Sempre ieri, la Polizia ha lanciato lacrimogeni all’interno del Victoria Park in risposta ai tentativi dei manifestanti, di costruire barricate vicino a un’uscita su Causeway Road. Sono stati divelti pali da un vicino campo di football. La mossa delle forze di polizia ha spinto molti manifestanti ad abbandonare il parco.
A Victoria Park erano in programma vari eventi dei candidati pro-democrazia in vista delle elezioni locali distrettuali del 24 novembre.
Oltre 100 candidati avevano ventilato l’ipotesi di avere appuntamenti separati a partire dalle ore 15,00, le 8,00 in Italia: una mossa per aggirare le sanzioni delle manifestazioni non autorizzate, non essendo i meeting elettorali soggetti alla regolamentazione della Public Order Ordinance, a patto che non superino i 50 partecipanti per volta.
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