Hong Kong: l’attivista Joshua Wong escluso dalle elezioni distrettuali
Joshua Wong, ex leader del movimento degli ombrelli del 2014 e tra gli attivisti più in vista delle proteste da circa 5 mesi stanno scuotendo Hong Kong, è stato escluso dalle elezioni distrettuali della città, che si terranno il prossimo 24 novembre.
A riferirlo è stato lo stesso Wong attraverso un post su Twitter in cui ha anche allegato il documento in cui vi è scritto che la sua candidatura è stata rigettata.
I become the only candidate banned from running in November’s District Council Election as Returning officer, Laura ARON ruled my nomination invalid this morning. It proved how Beijing manipulate the election with political cersorship and screening. pic.twitter.com/mwZNKUApFM
— Joshua Wong 黃之鋒 😷 (@joshuawongcf) 29 ottobre 2019
Secondo quanto spiegato dal governo, infatti, la candidatura di Wong non rispetta i requisiti delle leggi elettorali.
L’esecutivo, inoltre, ha spiegato che difesa o promozione dell’autodeterminazione dell’ex colonia sono contrarie al requisito secondo cui un candidato deve sostenere la Basic Law (Costituzione locale) e esprimere lealtà a Hong Kong.
Wong, che si era candidato con lo slogan “Per la nostra casa, per la nostra patria” mirava al ruolo di consigliere nel quartiere di South Horizons, dove è cresciuto. Subito dopo la decisione della commissione elettorale, l’attivista ha deciso di protestare in Civic Square, davanti la sede centrale del governo.
Nel frattempo, la governatrice di Hong Kong Carrie Lam ha smentito l’ipotesi, circolata nei giorni scorsi e riportata dal Financial Times, secondo cui Pechino vorrebbe sostituirla alla guida della regione.
La Lam ha dichiarato in una conferenza stampa: “Il governo centrale è stato molto d’aiuto e resta fiducioso che io, il mio team e il governo di Hong Kong, in particolare la polizia, saremo in grado di gestire la situazione, porre fine alle violenze e riportare la normalità il prima possibile”.