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    Hong Kong in allerta sicurezza per la visita di un alto funzionario cinese

    Le autorità di Hong Kong temono scontri violenti per la visita di Zhang Dejiang, terza carica dello Stato cinese, dopo le proteste nel 2014 per chiedere libere elezioni

    Di TPI
    Pubblicato il 17 Mag. 2016 alle 11:54 Aggiornato il 10 Set. 2019 alle 22:13

    Le autorità di Hong Kong hanno rafforzato le misure di
    sicurezza in occasione della visita ufficiale oggi 17 di Zhang Dejiang, presidente
    del Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo, terza carica dello
    Stato cinese.

    Più di 6mila poliziotti saranno impiegati per evitare che le
    proteste dei gruppi democratici previste sfocino in manifestazioni violente. Tra
    le disposizioni adottate, ha suscitato particolare clamore quella di inserire
    della colla tra le fessure dei mattoni dei marciapiedi per far sì che non
    vengano lanciati contro le forze dell’ordine, come già successo lo scorso
    febbraio.

    Di recente, gli abitanti di Hong Kong, regione
    amministrativa speciale della Repubblica Popolare Cinese, hanno spesso
    manifestato il loro malcontento nei confronti del governo centrale di Pechino.
    Resasi indipendente dal Regno Unito nel 1997, la città è legata alla Cina da un
    principio denominato “un paese, due sistemi”, il quale prevede un alto grado di
    autonomia legislativa e giuridica, tranne in materia di politica estera e
    difesa.

    Nel 2014 migliaia di persone sono scese in piazza per
    chiedere libere elezioni, in seguito alla decisione del governo cinese di
    introdurre un suffragio universale limitato – con i candidati preselezionati a
    livello centrale. Le proteste sono passate alla storia come “movimento degli ombrelli”, che i cittadini usavano per ripararsi dal lancio di gas
    lacrimogeni, dallo spray al peperoncino e dai manganelli della polizia.

    Il malcontento degli abitanti di Hong Kong deriva anche
    dalla politica di Pechino sui diritti umani. La detenzione arbitraria di cinque
    editori che pubblicavano opere critiche nei confronti del governo cinese è il
    caso più noto di violazione dei diritti e ingerenza politica.

    In ogni caso, Zhang Dejiang, oltre a partecipare ad una
    conferenza sull’economia, incontrerà gli attivisti pro-democrazia. L’alto
    funzionario ha dichiarato che viene in rappresentanza della solidarietà e della
    vicinanza di tutto il popolo cinese e che ascolterà “tutti i settori della
    società”. Gli alti rischi legati alla sicurezza potrebbero tuttavia impedire il
    regolare svolgimento dell’incontro.

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