Il presidente francese François Hollande ha visitato nella mattina di lunedì 26 settembre la città di Calais, nel nord della Francia, dove si trova la “Giungla”, il campo di migranti al centro di tensioni negli ultimi mesi.
Hollande appena arrivato ha dichiarato che il campo deve essere “completamente e definitivamente smantellato” e ha promesso di trasferire i 9mila migranti che vivono nella “Giungla” in condizioni di squallore in altri centri di accoglienza in tutta la Francia.
Il tema dei migranti e dello smantellamento del campo è già da mesi al centro della campagna elettorale francese. Il leader dei Repubblicani, Nicolas Sarkozy, ha preceduto Hollande di una settimana a Calais.
Hollande, arrivato in elicottero, ha cominciato la visita dalla gendarmeria, proseguita con incontri con i rappresentanti politici, delle associazioni e imprenditori.
Non è invece prevista una visita nella “Giungla”, ipotesi scartata per ragioni di sicurezza.
I residenti e i commercianti di Calais sono esasperati per la gestione del campo profughi, ma il presidente è stato criticato anche dalle associazioni per le condizioni in cui vivono i migranti, che lo stesso Hollande ha definito “inaccettabili”.
I lavori per smantellare la “Giungla” sono iniziati questa estate e Hollande ha come obiettivo di chiuderlo completamente entro la fine dell’anno in vista delle elezioni del 2017, in cui sicurezza e immigrazione saranno temi centrali.
Il sindaco di Parigi, la socialista Anne Hidalgo, ha annunciato che a Parigi aprirà ad ottobre il primo campo rifugiati della capitale per gestire l’emergenza dei tantissimi richiedenti asilo che vivono nelle strade della città.