Una donna condannata per avere ucciso il marito violento ha ricevuto mercoledì 28 dicembre la grazia definitiva dal presidente francese François Hollande. Due ore dopo l’annuncio Jacqueline Sauvage, di 69 anni, ha lasciato la prigione nel sudest di Parigi dove aveva trascorso gli ultimi tre anni.
La donna era stata condannata a dieci anni di carcere per aver ucciso il marito che la picchiava da 47 anni e che aveva stuprato le figlie. Durante il processo le donne hanno detto che erano così umiliate e spaventate da non avere il coraggio di denunciare l’uomo.
In una dichiarazione l’Eliseo ha commentato: “Il luogo adatto per Jacqueline Sauvage è con la sua famiglia e non in prigione”.
In primavera il presidente Hollande aveva concesso alla donna una grazia parziale che non aveva annullato il verdetto di colpevolezza ma aveva concesso alla donna la possibilità di presentare la richiesta di liberazione, sempre respinta dai giudici.
Le figlie di Jacqueline Sauvage avevano scritto una lettera al presidente Hollande per chiedere la grazia definitiva in favore della madre, diventata un simbolo della lotta contro la violenza sulle donne.
La Costituzione francese concede al presidente della Repubblica la facoltà di graziare i colpevoli o di ridurne le pene.
**Non restare fuori dal mondo. Iscriviti qui alla newsletter di TPI e ricevi ogni sera i fatti essenziali della giornata.**
Leggi l'articolo originale su TPI.it